Si annunciano buone notizie per la prossima stagione di Paolo Lingua
Si annunciano buone notizie per la prossima stagione Si annunciano buone notizie per la prossima stagione Sembra ormai certo: i genovesi riconquisteranno il loro mare Il 30 maggio entrerà finalmente in funzione il depuratore di Punta Vagno - Molto probabilmenteJuttojHitonU^ GENOVA L'assessore GENOVA — L'assessore (ormai uscente) all'Igiene e alle opere idrauliche, Gregorio Catrambone, 46 anni, socialista, parla della prossima — e imminente — stagione balneare in termini di assoluto ottimismo. In parole povere, anticipa che quasi tutto il litorale orientale della Costa genovese, dalla foce del torrente Bisagno sino a Nervi, dovrebbe essere aperto alla balneazione. La decisione definitiva sarà, presa, forse con un pizzico di calcolata demagogia, alla metà di giugno (le elezioni sono previste per il giorno 21), quando saranno ultimati i prelievi dei campioni di acqua di mare e saranno completate le analisi. Per quel che riguarda il litorale di Ponente, invece, non ci sono speranze: il porto, lo scalo petrolifero, l'Italsider, i lavori di costruzione e le discariche del porto di Voltri chiudono ogni speranza: saranno possibili i bagni soltanto nel tratto di Vesima, tra Voltri ed Arenzano. Spiega l'assessore: 'L'anno scorso la situazione generale del mare genovese, dopo l'entrata in funzione di alcuni depuratori, e dopo una serie di controlli sulle fogne, era migliorata: la media dei prelievi era di 400 colibatteri per ce d'acqua. E' vero che la legge italiana, tra mille contraddizioni, fissa il limite per consentire i bagni a 100 colibatteri per ce, ma ormai questa regolamentazione è considerata superata da tutti gli studiosi internazionali. In tutta Europa si fa il bagno anche con 2000 colibatteri e non muore nessuno Ma quest'anno che cosa è accaduto? * mll 30 maggio entrerà in funzione il grande depuratore di Punta Vagno, nei pressi della foce del Bisagno, un punto che qualche anno fa aveva fatto registrare punte allarmanti d'inquinamento. Questo depuratore, quando funzionerà a ritmo pieno assorbirà gli scarichi "neri" di 270 mila genovesi. Comunque al 30 maggio sarà in grado già di funzionare al 50 per cento. Contemporaneamente il depuratore di Sturla assorbirà anche le acque del torrente Vernazza, mentre il torrente Sturla, prima di trascinare in mare il suo carico di liquami sarà avviato ad una vasca di decantazione provvisoria. Inoltre parte delle fogne di Nervi saranno convogliate nel depuratore di Quinto. Insomma, ci sono stati interventi su tutto il litorale: dal 1° giugno cominceremo a effettuare i prelievi tutti i giorni, in ogni tratto di mare, con regolarità. Se, come suppongo, il responso delle analisi sarà positivo, daremo il permesso di balneazione a tutti gli stabilimenti della zona di Levante e i genovesi potranno tornare, senza timori, alla tradizione del bagno di mare, alla cui mancanza s'erano rassegnati a malincuore». Secondo l'assessore il timore dei coli è legato non tanto alla loro presenza più o meno vistosa in mare, bensì alla situazione igienico ambientale della città, insomma, si difenderebbero il tifo e le altre affezioni di tipo gastrointestinale, solo se, «a terra» esistesse una epidemia di tali malattie. La tesi di Catrambone, che già in passato ha proposto polemicamente al governo di modificare i regolamenti comunali in proposito, è contrastata a Genova dal direttore dell'Istituto di igiene e profilassi dell'Università professor Ferdinando Petrilli, che ritiene errata la politica comunale in materia di colibacilli e che, in un recente convegno, ha tuonato dalla tribuna rivolto all'assessore «Nel mare di Genova i miei nipotini non faranno mai il bagno-. Catrambone è saldo però nelle sue convinzioni e si dichiara disponibile a «polemizzare anche con i pretori-, che a Genova, sono assai sensibili alla problematica ecologica e aggiunge che la città e il suo mare non sono eccessivamente inquinati neppure dal punto di vista industriale. «Occorre distinguere — conclude l'assessore all'Igiene — tra mare dove si fanno i bagni, che è lontano dalle zone industriali, e mare che lambisce, ad esempio, gli stabilimenti Italsider: ma chi si sognerebbe mai di tuffarsi nel porto petrolifero e nel bacino della darsena? Occorre tener pulita l'acqua destinata alle vacanze e al turismo e sotto controllo gli altri tratti di costa che sono, irrecuperabili-. Paolo Lingua
Persone citate: Bisagno, Catrambone, Ferdinando Petrilli, Gregorio Catrambone, Ponente, Sturla
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