Contro l'ergastolo comitato per il «si»

Contro l'ergastolo comitato per il «si» Uomini di cultura e giuristi Contro l'ergastolo comitato per il «si» Tra i firmatari dell'appello Bobbio, Terracini, giudici, avvocati - «La pena non è vendetta» .Apparentemente il referendum sull'ergastolo sembra avere scarsa incidenza sul sistema penale. In realtà l'abrogazione dell'ergastolo assume un valore di principio di grandissimo rilievo morale, politico, istituzionale». Con queste parole si apre il testo dell'appello del «Comitato per il si all'abrogazione dell'ergastolo» costituitosi nella nostra città su iniziativa di esponenti del mondo della cultura, del diritto, della politica. Il documento cosi prosegue: .Abolire l'ergastolo significa esprimere fiducia nella possibilità di recuperare qualsiasi condannato ai valori della convivenza civile; concepire la pena non come vendetta sociale, ma come strumento per la rieducazione dei condannati secondo le indicazioni della Costituzione repubblicana». Tra i firmatali dell'appello: Norberto Bobbio, Gian Carlo Pajetta, Camilla Ravera, Umberto Terracini; i docenti universitari: Carlo Federico Grosso, Gilberto Lezzi, Guido Neppi Modona, Metello Scaparone, Gustavo Zagrebelsky; i giuristi: Giancarlo Ferrerò e Piero Pavone (avvocati dello Stato), Nicolò Franco (giudice di sorveglianza), Paolo Vercellone (presidente Tribunale dei minori), Graziano Masselli (avvocato), Bianca Guidetti Serra (avvocato e presidente dei giuristi democratici), il deputato europeo Altiero Spinelli, e il sindacalista Fausto Bertinotti. Il testo della dichiarazione conclude: .Chi difende l'ergastolo si basa sulle stesse matrici ideologiche di chi è a favore della pena di morte, perché sia l'eliminazione fisica sia la morte civile del condannato trovano il loro fondamento in una visione pessimistica dell'uomo e della vita». * Anche il Cna-artigianato ritiene che .l'abolizione dell'ergastolo rappresenta una conquista adeguata a una società democratica e libera, che deve preoccuparsi soprattutto del recupero di tutti i valori della convivenza civile».