Cinque referendum, gli elettori sono 884.444 7 mila in meno dell'80; «battesimo» per 14.859

Cinque referendum, gli elettori sono 884.444 7 mila in meno dell'80; «battesimo» per 14.859 Fra una settimana i cittadini saranno chiamati alle urne per decidere «sì» o «no» Cinque referendum, gli elettori sono 884.444 7 mila in meno dell'80; «battesimo» per 14.859 Sono i diciottenni che voteranno per la prima volta - In maggioranza, come sempre, le donne: 466.468 contro 417.976 uomini - In città 1674 seggi, 5143 scrutatori - I terremotati potranno votare in qualsiasi seggio Il conto alla rovescia è ormai quasi agli sgoccioli; domenica e lunedi prossimi i cittadini torneranno in cabina (come da alcuni anni accade ogni primavera) per esprimersi su cinque referendum abrogativi. La macchina elettorale del Comune sta girando già da oltre un mese a pieno ritmo affinché ogni cosa sia pronta per sabato pomeriggio, quando si insedieranno i seggi. Elettori — Quest'anno sono chiamati alle urne 884.444 torinesi (di cui 417.976 uomini e 466.468 donne), circa 7 mila in meno rispetto allo scorso anno (quando si votò per le amministrative), a conferma del costante calo della popolazione nella nostra città. Potranno esercitare per la prima volta il diritto al voto 14.859 giovani, tra cui i ragazzi (circa 6 mila), che compiono i 18 anni entro il 17 maggio, e quelli che lo scorso anno non avevano ancora raggiunto la maggiore età il 10 giugno. Circa duemila ragazzi e ragazze sono iscritti nelle liste elettorali, ma compiranno i 18 anni dopo i referendum (alcuni addirittura pochissimi giorni dopo). Sono esclusi dal voto, per un soffio, i nati il 18 maggio. Seggi — L'ufficio elettorale ha disposto l'allestimento (già in corso) di 1.674 sezioni elettorali, due in più rispetto alle amministrative; in ogni seggio non voteranno più di 600 elettori, numero considerato ottimale per non ingorgare le operazioni. Nei 1.674 seggi sono compresi anche i 31 seggi volanti (ospedali e case di cura con meno di 100 posti letto) e i 45 seggi speciali (carceri e luogni di cura Componenti del seggio — In occasione dei referendum il seggio è composto dal presidente e da 3 scrutatori (più il segretario). I torinesi «investiti» di queste responsabilità nelle due giornate elettorali sono in tutto 6.862 di cui 5.143 scrutatori e 1.719 presidenti (1674 di seggi normali e 45 di seggi speciali). Quest'anno il compenso per le due faticosissime giornate sarà di 100 mila lire per i presidenti e di 80 mila lire per gli scrutatori; i componenti dei seggi speciali, invece, guadagneranno di meno (d'altronde anche il loro impegno è nettamente inferiore): il presiden- te avrà 30 mila lire, gli scrutatori 20 mila lire. Terremotati — Potranno votare in qualsiasi seggio cittadino anche i residenti in Comuni delle zone terremotate che abitano in città. Se l'Ufficio elettorale del Comune di Torino ha già ricevuto dai Comuni terremotati i certificati elettorali, provvede direttamente a recapitarli agli elettori unitamente alle dichiarazioni del sindaco di Torino che attesta la residenza temporanea dell'elettore. Finora i vigili urbani hanno distribuito circa 100 certificati di questo tipo. Se invece l'elettore del centro terremotato ha ricevuto direttamente dal suo comune il certificato, deve recarsi in via del Carmine 12 e richiedere dichiarazione del sindaco. Certificati — Gli uffici di via del Carmine 12 da ieri sono aperti al pubblico per la distribuzione dei certificati non recapitati dai vigili. Oggi e per tutta la settimana prossima l'orario è: 8,30-20. Domenica 17, e lunedi 18, invece, l'orario di apertura sarà quello dei seggi: domenica dalle 6 alle 22 ; lunedi dalle 7 alle 14. Per i cinque referendum il Comune spenderà in tutto circa 6 miliardi (interamente finanziati dallo Stato) di cui un miliardo e mezzo per i tabelloni che finora, però, non sono stati molto utilizzati da partiti e movimenti e che rimangono un po' squallidi e disadorni a punteggiare strade e corsi. * * Dp — Oggi, ore 9.30, v. Maria Vittoria 12, assemblea in difesa della legge 194 (sull'aborto) con l'on. Marisa Galli. Pei — Domani, ore 21, piazza San Carlo, comizio conclusivo della campagna referendaria, parlerà Gian Carlo Pajetta. Udì — Domani, ore 21, Club Turati, assemblea in difesa della 194 con Luciana Viviani della segreteria nazionale. Giunta regionale — Domani, ore 21, v. C. Battisti 4, presentazione dell'audiovisivo per spiegare la legge 194. Par1 tecipano: Dino Sanlorenzo, : vice presidente della giunta regionale, Milly Vola, gineco- ■ Ioga, e Bianca Guidetti Serra, i avvocato. I Centro Don Minzoni — Do- ■ mani, ore 18, v. Principe Tommaso 2, tavola rotonda su ^Perché diciamo sì alla vita». j Partecipano l'on. Paola Cavi| gliasso e il consigliere comui naie Bruno Alberton. «Tuttl In piazza por difendere la legge 194»: questo l'Invito del Comitato Unitario (costituito da pel, pdup, pli, prl, psdl e psl) per la manifestazione che si è svolta Ieri, pomeriggio e sera, In piazza S. Carlo. Vivo l'Interesse Intorno al giganteschi giornali murali mentre sul palco si alternavano rappresentanti di tutti I partili Impegnati nella difesa della legge sull'aborto. Particolarmente seguiti gli Interventi del ministro Pier Luigi Romita, del sindaco Diego Novelli, dell'on. La Ganga e della consigliera Casiraghi. Applausi all'attrice Edmonda Aldini.

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino