Stoccolma: si è dimesso il governo «borghese»

Stoccolma: si è dimesso il governo «borghese» Forse lunedì l'incarico a Palme Stoccolma: si è dimesso il governo «borghese» Fai Idi n era stato abbandonato dai moderati DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STOCCOLMA — Com'era prevedibile, il governo Falldin, abbandonato lunedì dai moderati, non ha retto che pochi giorni: giovedì pomeriggio il premier si è presentato al presidente della Camera, il socialdemocratico Bengtsson, e ha rassegnato le dimissioni. Falldin aveva operato di continuare a governare contando sull'astensione dei moderati e sul fatto che un governo perde la fiducia solo se sono in maggioranza i voti «contrari». Ma giovedì sia i moderati che i socialdemocratici avevano chiesto nuove elezioni; sono stati allora i direttivi dei partiti di centro e liberale a pretendere «almeno» una consultazione politica tra i leaders La crisi è conseguenza del disaccordo in seno alla coalizione borghese (moderati, centro e liberali) sul progetto di riforma fiscale in corso: nonostante l'opposizione del ministro delle Finanze, il leader moderato Bohman, centro e liberali una decina di giorni fa avevano accettato le proposte socialdemocratiche. Si è andati avanti per qualche giorno tra incertezze e polemiche, ma giovedì Falldin ha dovuto constatare per la seconda volta in tre anni il fallimento dei suoi sforzi Lunedì, il presidente della Camera inizierà le consultazioni; chiamerà per primo il suo collega di partito Olof Palme, che giovedì aveva indicato come possibile giorno per le elezioni domenica 14 giugno. w. r.

Persone citate: Bengtsson, Olof Palme

Luoghi citati: Stoccolma