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In Francia per il 10 maggio attori e cantanti saranno forse più ascoltati degli intellettuali Michel Piccoli e Dalida per Mitterrand, Giscard appoggiato dalla Morgan e da Alain Delon In Francia per il 10 maggio attori e cantanti saranno forse più ascoltati degli intellettuali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Con quali «padrini» Giscard e Mitterrand si presentano domani al voto decisivo per l'Eliseo? Se la campagna elettorale è stata combattuta e addirittura aspra nelle sue battute finali, priva di acuti è risultata invece la mobilitazione degli intellettuali. Appaiono lontani gli anni in cui l'appello firmato da uno dei grandi maitres àetì'intellighentia parigina bastava a mobilitare le folle, a farle scendere in corteo sugli Champs-Elysées o lungo i boulevards del quartiere latino. Se ne è andato da tempo Malraux, che era la fiamma vivificatrice del gollismo; si è spento Sartre, il portabandiera del gauchismo. E' morto anche Roland Barthes, e Louis Althusser, dopo la sua tragedia familiare, finisce i suoi giorni in una casa di cura per malattie mentali. Altri si sono ritirati dalla militanza politica dedicandosi interamente alla ricerca. I loro nomi comunque, per quanto noti e quotati, non sono tali da mobilitare un'opinione pubblica ormai scettica I superstiti sono pochi e perciò sono stati più assiduamente corteggiati dai due campi avversi. Michel Foucault si è schierato al fianco di Mitterrand, così come lo storico Emmanuel Leroy Ladurie, che sette anni fa aveva salutato con speranza la presidenza giscardiana. Ora, deluso, ha confidato al Nouvel Observateur che le sue speranze di rinnovamento si concentrano sul candidato socialista. A favore di Mitterrand si è dichiarata anche Simone De Beauvoir, uscita dal lungo silenzio seguito alla morte di Sartre. Non è una sorpresa, già nel '74 la scrittrice aveva votato Mitterrand. Ma questa volta ha voluto motivare lungamente con un articolo sul Matin la sua scelta di campo. Ila spiegato: «Dopo sette anni, la debolezza e la corruzione del regime affiorano chiaramente, Giscard è stato incapace di mantenere le promesse con le quali nel '74 aveva illuso la gente... Non posso accettare il disprezzo, l'arrogan- tratta il popolo za con cui francese. E non contento di eludere le domande più imbarazzanti, come si è visto nel/'affaire dei diamanti, osa sostenere che chi voterà contro di lui, voterà contro la Francia». ! E' lo stesso rimprovero che a Giscard ha rivolto anche Frangoise Giroud. l'ex direttrice dell'Express che per qualche tempo era stata ministro di Giscard per i problemi femminili, prima di andarsene delusa dalle mancate riforme. E ancora, nell'ambiente culturale, il candidato socialista è appoggiato da Frangoise Sagan. dal filosofo Gilles Deleuze e da Marguerite Duras. Infine Mitterrand raccoglie diverse simpatie anche nel mondo dello spettacolo, dove fanno propaganda per lui Michel Piccoli. Serge Reggiani e la cantante Dalida. Il campo di Giscard è più ristretto. Fra gli intellettuali di prestigio internazionale. Raymond Aron ha ribadito la sua scelta per Giscard, incitando alla pacificazione il presidente e Chirac. ammonendo «senza drammatizzare le prospettive, che l'elezione di Mitterrand condurrà probabil- mente a un'esperienza social-comunista e in ogni caso a una fase di incertezza e instabilità». Agitando più rozzamente lo spauracchio del collettivismo, si sono schierati dietro Giscard anche gli esponenti più noti della nouvelle droite come Pauwels e Alain De Benoist e i pensatori del Club de l'horloge. Al contrario gli estremisti del Grece e la destra tradizionale riunita attorno a Le Pen invitano alla «scheda bianca» per protesta. Infine anche Giscard si è fatto «sponsorizzare» dai personaggi del cinema e della musica: Michelle Morgan, Line Renaud. Mireille Mathieu, De Funès e Mireille Dare sono stati fra le vedettes dei suoi comizi. Ma soprattutto Alain Delon ha fatto campagna per Giscard. declamando dal palco brani di Victor Hugo per entusiasmare gli elettori. Paolo Fatruno