Banditi armali assaltano due oreficerie picchiano i titolari, rapinano 40 milioni

Banditi armali assaltano due oreficerie picchiano i titolari, rapinano 40 milioni Malavita scatenata in provincia, momenti di terrore a Settimo e a Ivrea Banditi armali assaltano due oreficerie picchiano i titolari, rapinano 40 milioni Ieri mattina il primo episodio, una donna colpita a sangue, minacciato il marito - Nel pomeriggio il secondo fatto: i malviventi sparano contro il vigile che tenta di bloccarli In quattro, armati di pistole e mitra, hanno rapinato ieri alle 10 un'oreficeria in via Leini a Settimo. Un assalto di incredibile brutalità: i banditi hanno massacrato di botte la negoziante prima di fuggire con un bottino di circa 15 milioni. I rapinatori sono arrivati con una «Giulia» scura. Nel negozio c'era Marisa Mori, 50 anni; il marito. Lino, 52 anni, si trovava nel retro, a riparare alcuni orologi. Due malviventi — giovani sui 25 anni — hanno estratto le pistole. Marisa Mori si è messa ad urlare, è accorso il marito: «Ci hanno minacciati, spingendoci contro il muro. Poi uno ha colpito più volte al capo e al volto, col calcio dell'arma, mia moglie». In pochi minuti i banditi hanno preso dal forziere, dagli scaffali, dalle vetrine, i preziosi, riponendoli in un sacchetto. Accanto all'oreficeria c'è la macelleria di Franco Tamagno. 50 anni. Il commerciante ha intuito che stava accadendo qualcosa di grave, è uscito sulla strada: «Dall'auto sono scesi gli altri due banditi, uno aveva il mitra. Mi ha spinto nel negosio, minacciandomi». I rapinatori sono fuggiti su due auto (la «Giulia» e una «130 blu»), verso Leini. Maria Mori è stata medicata e giudicata guaribile in una decina di giorni. all'Astanteria Martini. Armati di pistole, ma a viso scoperto tre banditi hanno fatto irruzione ieri pomeriggio nell'oreficeria di Dino Cobetto. 55 anni, corso Nigra 27 a Ivrea, rapinando 25 milioni. II colpo è stato compiuto mentre nel negozio c'era soltanto il commesso Massimo Risso. 19 anni, Ivrea (il proprietario era al vicino bar per un caffè). Un bandito, elegantemente vestito ha suonato, il commesso ha aperto. Non si è allarmato neppure quando ha visto comparire altre due persone, una delle quali è rimasta sull'uscio. Gli altri hanno vedere un piatto poi hanno tergi- chiesto di d'argento, versato fino all'arrivo del proprietario che è stato «accompagnato» all'interno dal terzo complice. A quel punto sono comparse le armi. «Stai fermo — ha detto uno dei banditi all'orefice — abbiamo sequestrato tua moglie. Stai tranquillo e obbedisci, altrimenti ti uccidiamo come un cane». Cobetto con l'arma puntata alla tempia altro non ha potuto fare che obbedire. Infilata quanto più refurtiva potevano in un sacco i tre si sono allontanati a bordo di una Renault 18. In quel momento è sopraggiunto su un'auto del Comune il vigile Arturo Janni. 42 anni, che si è lanciato all'inseguimento. Dalla Renault sono partiti alcuni colpi. Janni è stato costretto a desistere. L'orefice Dino Cobetto, il commesso Massimo Risso - Marisa Mori ricoverata in ospedale

Persone citate: Arturo Janni, Dino Cobetto, Franco Tamagno, Janni, Marisa Mori

Luoghi citati: Ivrea, Leini