Madrid, una bomba contro l'aiutante militaro dol re

Madrid, una bomba contro l'aiutante militaro dol re Un grave attentato alla fragile democrazia spagnola Madrid, una bomba contro l'aiutante militaro dol re Il generale de Valenzuela gravissimo - Morti un colonnello, l'autista e un caporale - Sedici passanti feriti - L'ordigno lanciato da una moto nell'auto ferma a un semaforo in pieno centro - Dopo il fatto una piccola folla grida: «Con Franco la polizia non moriva» - L'esercito consegnato nelle caserme DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MADRID — Colpire fino in casa del re: il terrorismo spagnolo non era mai arrivato a tanto. Ora che l'attacco, rivendicato in serata dall'Età militare, ha raggiunto e ridotto in fin di vita il generale Joaquin de Valenzuela, massimo consigliere militare di Juan Carlos e suo segretario, non si è rotta soltanto una barriera psicologica che in qualche modo conteneva la pressione spietata degli omicidi politici; ora c'è il rischio che i fantasmi di sangue che perseguitano la storia di questo Paese possano scatenarsi in un massacro incontrollabile. Ieri la Spagna ha avuto davvero paura, perché ha avvertito la vertigine del baratro che sta per aprirsi. Una voce aveva diffuso la notizia di una strage, cinquanta, forse cento morti. Non si capiva più che cosa stesse realmente accadendo. Tornavano la tensione e il terrore del gran volo di Carrero Bianco, della bomba alla Cafeteria Rolando. La notizia dell'attentato, ieri mattina alle 10,30. aveva agghiacciato Madrid. Calle Conde de Pefialver è in pieno centro, un quartiere residenziale di vecchie case. Il tuono dell'esplosione ha vuotato in un attimo ogni strada del centro, solo dopo mezzogiorno alcune centinaia di manifestanti di destra si sono raccolti in un vicino slargo per gridare i soliti slogan, «Tejero libero» e -Esercito al potere». Stavolta ce n'era anche uno nuovo: «Con Franco la polizia non moriva»; non è vero, ma il messaggio politico era evidente. L'attentato è avvenuto a poche decine di metri dal luogo di quello di lunedi scorso. Guidata da un soldato, la Dodge dell'esercito portava i! generale de Valenzuela e il suo aiutante di campo, tenente colonnello Guillermo Tevar Seco. L'auto aveva il finestrino aperto, nessuno ha badato alla moto che le si stava affiancando. In quel punto di Calle Pefialver. c'è un semaforo, la disposizione su file parallele era naturale. Non appena è scattato il verde, i due ragazzi che stavano a cavallo della moto hanno accelerato di botto e mentre filavano veloci accanto all'auto ancora ferma hanno lanciato attraverso il finestrino un sacco di plastica verde. Altri testimoni assicurano invece che la bomba è stata appoggiata sul cofano davanti al parabrezza. La moto è schizzata via. la Dodge è saltata in aria. L'autista, che s'era preso il sacco addosso, è finito dilaniato. Sono morti anche il caporale che gli stava accanto e il colonnello Tevar Seco, che era seduto dietro di lui. Per una serie di circostanze fortunate, il generale de Valenzuela, che era sul sedile posteriore ma dietro il caporale, e non dietro l'autista si è salvato. Aveva un profondo squarcio all'addome e varie ferite alle gambe e a un braccio, ma respirava ancora. Trasportato all'ospedale, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico. Dopo cinque ore il primario ha giudicato «non disperate» le condizioni dell'anziano generale, ma si è riservato la prognosi. Il bilancio dell'attentato è amaro: oltre ai tre morti, sedici feriti (quattro dei quali molto gravi) tra i passanti. La regina Sofia ha passato parte del pomeriggio in ospedale a confortare i feriti e i famigliari dei morti. Il centro di Madrid è stato subito presidiato e circondato da un forte contingente di polizia. Il ritrovamento della moto nei pressi del parco del Retiro ha spostato su questa zona la caccia all'uomo, con elicotteri e squadre di cani poliziotto. Numerosi giovani che passeggiavano nel parco sono stati fermati, ma tutti sono stati poi rilasciati. Il generale de Valenzuela. 69 anni, di Saragozza, è stato governatore di Vitoria (una delle capitali del Paese basco) e poi delle Canarie. E' ritenuto un fedelissimo della Coroni, e. (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Calle Conde, Carrero, Guillermo Tevar Seco, Juan Carlos, Retiro, Tevar Seco

Luoghi citati: Madrid, Sofia, Spagna