Dispersi dall'asta i bellissimi oggetti allietarono il grande medico Voronoff di Remo Lugli

Dispersi dall'asta i bellissimi oggetti allietarono il grande medico Voronoff Grimaldi: il martello del battitore rimbomba nella grande villa castello Dispersi dall'asta i bellissimi oggetti allietarono il grande medico Voronoff DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VENTIMIGLIA — Volete dormire nel letto che fu del grande Voronof, lo scienziato russo naturalizzato francese, che seppe ridonare la gioventù ai suoi anziani clienti? Potete venirlo ad acquistare, in asta, in quella che fu la sua villa-castello, a Grimaldi. L'asta s'è iniziata martedì e proseguirà fino a domenica (e forse avrà un'appendice la prossima settimana). Si vende tutto quello che fu di Sergio Voronof, raccolte stupende di tutti i tipi, duemila pezzi circa, dai mobili all'argenteria, dai tappeti ai dipinti, dalle porcellane agli orologi. Un valore complessivo di alcuni miliardi, ovviamente ben guardati da un nutrito servizio di sicurezza che fa del castello un fortino. Il famoso fisiologo e chirurgo che eseguiva sull'uomo e sulla donna trapianti di ghiandole animali, soprattutto servendosi di scimmie e che fece parlare di sé per mezzo secolo il mondo intero (aveva avuto per clienti grandi personaggi di tutti i continenti), mori nel '51, all'età di 85 anni. Sua moglie, Gertrude Schwerz, Gerty, aveva 46 anni di meno, si erano sposati nel 1931, lui sessantacinquenne e lei diciannovenne. Lei, rimasta vedova, si era risposata con il conte portoghese Gii Guedes da Foz, avevano vissuto qualche anno insieme in questa stessa villa poi, nel '64, si erano trasferiti in Portogallo. La villa, imponente, in pietra grigia posta di fronte al mare, con alla destra il golfo di Mentone e a sinistra il contrafforte che protegge Ventimiglia, risale ai primi dell'Ottocento. Già di proprietà dei principi Grimaldi, era passata a James Bennet, inglese, medico personale della regina Vittoria d'Inghilterra, che era anche venuta ospite sua a Grimaldi. Bennet vendette la villa a una signora americana la quale, a sua volta, la cedette, nel 1902, alla famiglia svizzera Appenzeller che vi dimorò per venti anni. Nel 1921. la villa va all'asta e la compera Serge Voronof, già in grande fama per i suoi trapianti che avevano del miracoloso per il ringiovanimento sessuale e il prolungamento della vita di cui si favoleggiava. La villa, nelle sue mani, si amplia, si abbellisce, si arricchisce di un arredamento raffinato e prezioso. E nel vasto parco, 26 mila metri quadrati, trovano posto anche le gabbie per le scimmie che devono servire per gli esperimenti. Voronof viaggiava in Rolls Royce, era un signore alto, distinto, buono, generoso, largheggiava in doni con la popolazione dei centri vicini. Poi la guerra, nel '41 la sua fuga in America (era ebreo, .naturalizzato francese e inviso ai fascisti). La villa conosce l'onta della spoliazione, seppure parziale. Dopo la guerra Voronof e la moglie ritornano, arredano di nuovo la villa facendo acquisti presso gli antiquari di mezza Europa. Nel '51, anche Voronof. dispensatore di giovinezza e di lunga vita, coi suoi 85 anni che sembravano 60, è chiamato al grande rendiconto finale: muore a Losanna, in albergo, per una caduta nel bagno. Nel '64, la ex vedova Voronof. signora da Foz, vende la villa con tutto il suo contenuto al Palms Club, una società di stranieri con sede a Gri- maldi. In tutti questi anni l'edificio resta chiuso, sorvegliato giorno e notte. Ora il Palms Club vuole disfarsi di ogni cosa, spera di trasformare l'edificio in mini-alloggi. Affida la vendita degli arredi a Rusconi Casa d'aste di Brescia. Eccoci, dunque, ai colpi di martello del battitore: se ne vanno, disperse, cose bellissime, che allietarono la vita di un uomo grande. Certe valutazioni sono alte per il gran pregio degli oggetti, ma i prezzi d'arrivo sono molto al di sotto. Si direbbe, dopo due giornate d'asta, che c'è poco denaro in giro, quindi chi ce l'ha compera bene. Qualche esempio: cassettone Luigi XVI a due cassetti, valore 3 milioni, venduto per 1.4. Tavolo inglese 800 di cm 120. valore 3 milioni, venduto per 1,2. Stampa 800, valore 300 mila, vendute per 45 mila. Piatto sagomato d'argento di 790 grammi, venduto per 450 mila. Servizio di 90 pezzi in porcellana 800, valore 5 milioni, venduto per 1,7. Qualche accenno al catalogo: il letto di Voronof. di m 2,30x2,30. testata alta 2 metri, arte thailandese, legno scolpito con animali, laccato e dorato, valore 12 milioni, partenza di base 1,5. Cassapanca 600 scolpita, intagliata e in parte dorata, valore 5 milioni, partenza 1 milione. Cassettone del '700, piedi alti, due cassetti mossi, mosso anche sui fianchi, lastronato, valutazione 20 milioni, partenza 4 milioni. Mobile da salone 1850 ordinato dalla regina Vittoria, costruito da un ebanista di Lione in undici anni di lavoro, valutato più di 100 milioni, partenza 25 milioni. Bureau 1750, mosso anche sui fianchi, lastronato in radica, valutazione 28 milioni, partenza 8 milioni. Ci sono anche, oltre ai grandi pezzi, i piccoli oggetti, da 200-300 mila lire e quelli da poche decine di migliaia di lire. Il panorama, intorno alla villa, incantevole (dalle finestre sembra di toccare le barche dei pescatori che passano sul tavolato azzurro del mare) è gratuito anche per chi non compera. Remo Lugli

Persone citate: Gertrude Schwerz, Grimaldi, Guedes, James Bennet, Luigi Xvi, Serge Voronof, Sergio Voronof, Vittoria, Vittoria D'inghilterra

Luoghi citati: America, Brescia, Europa, Losanna, Portogallo