Jet d'Israele sorvolano in Libano le postazioni dei missili siriani di Giorgio Romano

Jet d'Israele sorvolano in Libano le postazioni dei missili siriani Jet d'Israele sorvolano in Libano le postazioni dei missili siriani NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Supersonici israeliani hanno sorvolato ieri mattina, per la prima volta dopo l'installazione dei missili siriani, la vallata della Bekaa e la capitale del Libano, fatti segno dai tiri dell'antiaerea. La notizia, trasmessa dalla radio della Falange, non trova conferma in alcun comunicato militare, ma sembra verosimile. In una dichiarazione fatta nell'anniversario dell'indipendenza di Israele, che sarà trasmessa oggi alla radio ma di cui sono state anticipate le linee fondamentali. Begin precisa: «La incenda dei missili siriani sarà risolta per vie pacifiche o con altri mezzi, ma a mio avviso sarebbe un miracolo che fosse composta attraverso un accordo tra Israele e la Siria... Gerusalemme non può tollerare la presenza di questi missili sul territorio libanese, e farà tutto ciò che è possibile per farli ritirare. E' certo che Israele non vuole la guerra con la Siria, e che la Siria non ha motivo di far la guerra ad Israele, si che non è presumibile un conflitto generale'.. Il premier spiega poi che Israele ha il diritto di sorvolare il Libano per sorvegliare dall'alto i movimenti dei terroristi contro il suo territorio, e aggiunge che gli Stati Uniti non chiedono a Gerusalemme alcuna garanzia in cambio del ritiro dei Sam da parte della Siria, e tanto meno limitazioni ai voli sul Libano. Gli osservatori tuttavia notano come il fatto che le parti abbiano accettato la missione dell'ex sottosegretario di Stato americano Philip Habib. un cristiano libanese d'origine, è un segno positivo. Habib sarà oggi a Beirut, venerdì a Damasco e domenica a Gerusalemme. Fra i commenti più severi apparsi in Israele c'è quello del noto osservatore militare Chaim Herzog. ex ambasciatore all'Onu, il quale, pur condannando la brutalità della Siria nel Libano, critica aspramente il governo. Secondo Herzog Israele, dopo avere evitato per anni di lasciarsi coinvolgere nel Libano, si trova ora implicato in un gioco che non lo riguarda: «Gli avvenimenti nel Libano non sono il risultato di una consapevole pianificazione da parte israeliana, basata sui suoi interessi militari... In effetti facciamo il gioco degli altri, e ci siamo impegnati ad aiutarli pur senza aver preso alcun impegno di mandare la nostra gioventù a combattere per loro». Herzog sostiene che il governo di Israele ha reagito ad avvenimenti dettati dagli altri e che «in nessuna fase ha preso l'iniziativa o agito secondo i propri interessi». Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Chaim Herzog, Herzog, Philip Habib