Quattro case-albergo per anziani a Modena di Franco Minelli
Quattro case-albergo per anziani a Modena Per iniziativa dell'Amministrazione comunale Quattro case-albergo per anziani a Modena Tre funzionano; la quarta sarà costruita con uno stanziamento di 2 miliardi - Seicento orti coltivati da pensionati MODENA — La città avrà una quarta casa-albergo per anziani, nell'ex istituto provinciale per l'infanzia che sorge sulla strada per Vignola. Lo ha recentemente deciso il Consiglio comunale che ha affidato l'incarico di progettare la trasformazione dello stabile all'ingegner Ugo Cavazzuti, di Modena. L'opera comporterà una spesa di circa 2 miliardi. L'edificio prescelto per il quarto centro per anziani, che sarà sottoposto a radicale ristrutturazione, ospiterà continuativamente 72 persone in età avanzata. E' prevista, nell'ambito del nuovo centro, l'istituzione di diversi servizi di assistenza e a carattere farmaceutico e ambulatoriale. Inoltre si provvederà alla sistemazione delle aree esterne e dei parchi. I lavori verranno attribuiti con licitazioni private a intervalli nel tempo per conseguire condizioni convenienti — anche economicamente — nell'esecuzione. L'assessore ai Servizi Sociali, dottor Arrigo Sacchi, ha rilevato la persistente elevata richiesta di assistenza da parte degli anziani, il cui numero è crescente per il miglioramento delle condizioni di vita e di quelle igienico-sanitarie. I mezzi e gli strumenti a disposizione per fronteggiare la situazione sono inadeguati e costringono a una selezione molto severa. A Modena solo una minima parte delle_ ri chieste presentate da anziani per trovare ospitalità in strutture pubbliche, può esse re accolta. Negli ultimi mesi — ha ricordato l'assessore — si sono potute esaudire solo 8 domande su 74. In una seduta successiva alla decisione di attuare il quarto centro, il Consiglio comunale discutendo il programma degli interventi rivolti alla popolazione anziana* nel corrente anno — con un onere per l'ente locale di 4 miliardi — ha espresso all'unanimità un assenso di massima alla ulteriore istituzione di un quinto centro. Si lavora intensamente anche su altri piani; e cioè con interventi per mantenere, là dove è possibile col debito sostegno assistenziale, gli anziani nel loro abituale ambiente di vita. Col potenziamento del servizio di Day Hospital e coi centri sociali presso le strutture pubbliche, che consentono di ospitare anziani per una parte della giornata. E' allo studio intanto la ristrutturazione della casa-al bergo Cialdini (la prima struttura protetta per anziani aperta nella nostra città dodici anni fa) per aumentarne la ricettività. Verrà intensificata l'assistenza domiciliare, in corso attualmente per 150 nuclei da parte di altrettanti operatori. Questi i progetti, gli inter venti previsti. Però, a proposito del disegno di dotare la città di un quarto e anche di un quinto centro per anziani — in aggiunta a quelli in funzio ne: il Cialdini che ospita 145 persone, il S. Giovanni Bosco con 72 anziani, e il Ramazzili i con 68 —, si è affacciata una qualche nube. Il sindaco Del Monte ha affermato, in un'assemblea pubblica, che se non verrà modificato il decreto legge sulla finanza locale coi relativi «tagli» nella spesa pubblica e le limitazioni per i mezzi finanziari a disposizione quest'anno degli enti locali, non potranno non insorgere difficoltà nei.sett.ori di intervento del Comune e per i suoi investimenti. Tra le opere che potrebbero essere in qualche modo ostacolate, il sindaco ha ricordato il quarto e quinto centro per gli anziani (per il quarto centro i lavori dovrebbero intanto iniziare a giorni), ma ha aggiunto che se l'amministrazione dovrà scegliere, sceglierà innanzitutto i servizi per gli anziani, i bambini, i giovani e gli handicappati. L'onere degli interventi per gli anziani quest'anno, si è detto, è di 4 miliardi. La maggior parte dello stanziamento è assorbita dalle tre strutture protette esistenti, il cui costo di gestione è di 2 miliardi e 600 milioni. Seicento milioni costerà l'assistenza domiciliare, 300 l'assistenza ad anziani modenesi in strutture protette di altre province. Altre significative voci di spesa riguardano 300 milioni per garantire un minimo vitale di 230 mila lire mensili per coloro che non raggiungono questa cifra con mezzi propri e con l'aiuto dei familiari. 200 milioni andranno a sostegno dell'occupazione di un centinaio di anziani impiegati in varie attività: vigilanza all'ingresso delle scuole, custodia delle mostre, cura del verde. Un ultimo intervento merita menzione accanto ad iniziative culturali e cinematografiche, ai soggiorni di vacanza estivi e invernali organizzati per gli anziani: l'assegnazione in coltivazione a pensionati di orti, predisposti dall'amministrazione comunale su terreni di sua proprietà in alcuni quartieri della periferia. Si tratta di orti di circa 50 mq ognuno, e ne sono stati assegnati finora 600. mentre si contano altre 250 richieste. Franco Minelli
Persone citate: Arrigo Sacchi, Cialdini, Del Monte, Giovanni Bosco, Ugo Cavazzuti
Luoghi citati: Modena
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