La Montedison aumenterà il capitale Forse i privati sostituiranno la Sogam di Marco Borsa

La Montedison aumenterà il capitale Forse i privati sostituiranno la Sogam «Non sono al corrente», dice il presidente della finanziaria La Montedison aumenterà il capitale Forse i privati sostituiranno la Sogam MILANO — La Montedison si accinge a varare un grosso aumento di capitale con una prevalente partecipazione di capitali privati rispetto ai pubblici, provenienti sia da ini'estitori italiani che da investitori stranieri. Lo hanno riferito fonti politiche del ministero delle Partecipazioni statali precisando che il ministro Gianni De Michelis ha già fornito il proprio benestare all'operazione che dovrebbe essere annunciata nel giro di qualche settimana. L'aumento, che le fonti indicano nella misura di qualche centinaio di miliardi, verrebbe sottoscritto da un gruppo di investitori privati italiani in sostituzione della Sogam, la finanziaria pubblica che detiene in portafoglio le partecipazioni Eni e Iri per un valore di circa 50 miliardi (pari al 17 per cento del capitale Montedison) affiancato da investitori esteri che oltre alla Interedec, che fa capo al finanziere saudita Gheith Pharaon, comprenderebbero anche la Anglo American, la conglomerata americana dei diamanti, del petrolio e di altre materie prime con cui Montedison è in contatto da mesi per una eventuale partecipazione di circa il 10 per cento nel capitale di Foro Bonaparte. Le fonti non hanno saputo indicare di quali investitori privati italiani si tratti, ma si sono limitate a ricordare che una specie di «riprivatizzazione» del gruppo Montedison rientra nelle linee politiche annunciate già da più di un anno dall' attuale ministro delle Partecipazioni statali sostenitore di una razionalizzazione dell'industria chimica italiana fra un polo pubblico, composto da Anic, Sir e Liquichimica, e un polo privato che comprenda Montedison e Snia. La mancata partecipazione della Sogam al prossimo aumento di capitale di Foro Bonaparte consentirebbe di spostare gli equilibri a favore dei privati nel sindacato di controllo della holding. Il presidente della Sogam, Giorgio Mozzanti, da noi interpellato ci ha risposto di «non essere al corrente dell'operazione» e di aver chiesto un appunta¬ mento con il ministro delle Partecipazioni statali per altere «chiarimenti e direttive in ordine alle voci che circolano su un prossimo disimpegno della Sogam dalla Montedison che. secondo alcuni, si concretizzerebbe addirittura nella vendita dell'intero pacco Montedison in possesso della Sogam». Le voci, arrivate in Borsa, hanno alimentato nelle ultime settimane un discreto interessamento di acquisti sul titolo che è oscillato tra 260 e 280 lire toccando i nuovi massimi degli ultimi tre anni. L'aumento di capitale di 200 miliardi circa che risale all'ot¬ tobre 1978 fu sottoscritto per circa la metà da un consorzio bancario di garanzia guidato da Mediobanca mentre una quarantina di miliardi finì nelle mani del nuovo azionista privato di allora, Gheith Pharaon, entrato nel sindacato di controllo della società per bilanciare la presenza pubblica che deteneva metà delle azioni sindacate. Parallelamente all'operazione finanziaria la Montedison. affermano sempre fonti del ministero, è impegnata in una complessa trattativa con l'Eni per la definizione delle sfere di influenza nella chimica. Marco Borsa

Persone citate: Anic, Bonaparte, Gianni De Michelis, Giorgio Mozzanti, Pharaon