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I sindacati minacciano di bloccare gli atenei Oggi un incontro con il ministro I sindacati minacciano di bloccare gli atenei ROMA — C'è il pericolo di un blocco degli atenei, comprese le opere universitarie, le mense e i policlinici, se dall'incontro di oggi pomeriggio con il ministro della Pubblica Istruzione, Bodrato. i sindacati confederali della scuola non otterranno risposte esaurienti su alcune questioni ritenute importanti. La prima concerne l'applicazione del contratto di lavoro, firmato il 30 luglio dell'anno scorso, e mai messo in opera. «E' stato approvato un decreto presidenziale, con una legge di copertura» — ci ha detto Sebastiano Tataro, della Cisl-università: «Siamo stati la prima categoria del pubblico impiego a chiudere. Non possiamo aspettare ulteriormente». I sindacati temono che il governo, e in particolare il ministro del Tesoro, vogliano rimettere in discussione alcuni punti dell'accordo: il calcolo delle anzianità e la «colmatura di soglia», cioè la somma che viene corrisposta a chi. pur passando a un livello superiore, in seguito all'inqua¬ dramento per mansioni, non riceverebbe nessun beneficio economico dal cambiamento. Un altro punto da chiarire riguarda l'inquadramento di 3500 nuovi professori ordinari, che hanno vinto i relativi concorsi, ma non sono ancora stati iscritti nei ruoli. «Se non abbiamo una risposta convincente — ha detto Tataro — siamo pronti a ricorrere anche ad azioni giudiziarie». Ancora aperta la questione dei medici interni e la possibilità per loro di partecipare al concorso per ricercatori. Una leggina, all'esame del Parlamento, suscita preoccupazioni fra le organizzazioni dei lavoratori: «Non occorrono altri stralci, perchè se cominciamo con gli stralci non la finiamo più. Ho sottomano un documento di protesta degli addetti alle esercitazioni, che dicono: abbiamo la stessa anzianità, lo stesso tipo di attività, solo perché non ci chiamiamo medici, nessuno pensa a noi». I sindacati desiderano ricevere dal ministero chiarimenti su questo problema, m. tos.