Risolto il mistero della «palla di fuoco» precipitata dal cielo di Bruno Ghibaudi

Risolto il mistero della «palla di fuoco» precipitata dal cielo Erano gli scarichi di un jet Risolto il mistero della «palla di fuoco» precipitata dal cielo ROMA — Gli appassionati degli incontri ravvicinati di vario tipo rimarranno sicuramente delusi, ma i tecnici dell'aeronautica militare sembrano sicurissimi. Il blocco di sostanza misteriosa caduto dal cielo nel tardo pomeriggio di sabato presso la stazione ferroviaria di Ferentino (Prosinone) non è né un residuato di astronave interplanetaria né un frammento di meteora o di pallone sonda, come era stato ventilato subito dopo la caduta da ufologi eccitati e da astrofili più moderati, ma la condensazione dello scarico di un turbogetto montato sugli aerei militari supersonici. Ecco i fatti. Alle 20 di sabato Argira Palombo, che abita in una casa colonica a poca distanza dalla stazione, è corsa dai vicini a dare l'allarme. Richiamata da un forte sibilo proveniente dall'alto, aveva alzato gli occhi appena in tempo per vedere una «sfera colorata» cadere velocissima e schiantarsi a pochi metri da lei. Una specie di esplosione, con proiezione dei frammenti in tutte le direzioni, aveva sottolineato l'impatto violento col suolo. I carabinieri di Ferentino, subito informati, sono accor- si. L'oggetto, color verderame, aveva l'aspetto di una gelatina ghiacciata e. a giudicare dai frammenti rimasti, doveva pesare una ventina di chili. Secondo la Palombo il diametro della sfera si aggirava sui 40 centimetri. I carabinieri hanno raccolto alcuni frammenti e li hanno racchiusi in un contenitore. Un primo controllo con un contatore Geiger ha dimostrato che il misterioso materiale non era radioattivo. Ma la gente era preoccupata ugualmente. Ieri mattina alcuni tecnici dell'aeronautica militare hanno preso in consegna i reperti, ormai trasformati in una poltiglia verdastra molto fluida. Le analisi di laboratorio, in un centro militare, hanno confermato l'ipotesi degli esperti. Secondo la loro descrizione, la palla di gelatina verdastra si sarebbe formata — con la concomitanza di condizioni atmosferiche (temperatura, umidità, pressione) particolarmente vantaggiose — in seguito al passaggio di un supersonico militare, che proprio poco prima di arrivare sulla verticale di Ferentino avrebbe aumentalo bruscamente la sua velocità. Il passaggio del velivolo risulta dai piani operativi di un gruppo di intercettori di base su un aeroporto vicino. Quando il pilota ha acceso anche il postbruciatore, un difetto al sistema di iniezione avrebbe fatto affluire una quantità di carburante superiore a quello che il postbruciatore poteva consumare in quel momento. Espulso in atmosfera, il surplus di carburante non si sarebbe disperso ma sarebbe rimasto imprigionato nel flusso dei gas di scarico, compressi ciclicamente e proiettati all'indietro dal turboreattore. Mescolandosi con gli altri prodotti della combustione, e sottoposto a questa fortissima compressione, il carburante ancora incombusto si sarebbe raccolto in una massa sferica. La bassa temperatura esterna avrebbe poi provveduto a solidificare in ghiaccio l'acqua contenuta negli strati più superficiali, formando una crosta che ha permesso alla gelatina di arrivare fino al suolo senza disperdersi. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Geiger

Luoghi citati: Ferentino, Roma