Stasera in tv il duello tra Giscard e Mitterrand di Paolo Patruno

Stasera in tv il duello tra Giscard e Mitterrand Sarà seguito da 25-30 milioni di francesi Stasera in tv il duello tra Giscard e Mitterrand Il candidato socialista, dopo esitazioni, ha rilanciato la sfida imponendo però la scelta dei «moderatori» -1 sette milioni di astenuti nel primo turno potrebbero decidere a favore di uno dei due DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — E probabilmente stasera, duvunti a una platea televisiva di 25-30 ìnilioni di francesi, che si deciderà l'elezione all'Eliseo. Dopo minuziose e polemiche trattative fra i due campi, sembra ormai deciso che Giscard e Mitterrand si affrontino questa sera alle 20.30 davanti alle telecamere in un «faccia a faccia» coordinato da due giornalisti proposti dal candidato socialista e accettati dal presidente uscente. Fino a domenica era parso che Mitterrand volesse sfuggire questo -duello- televisivo con Giscard, memore del clamoroso insuccesso di cui era stato vittima nella campagna elettorale del '74 e che gli era costato probabilmente l'Eliseo. Ma nelle ultime ore, valutando l'impatto negativo che un suo rifiuto camuffato avrebbe avuto sull'opinione pubblica, Mitterrand ha mutato parere e ha deciso di assumere completamente il ruolo dello «sfidante», accettando i termini del duello propostogli da Giscard. ma imponendo soltanto la scelta dei giornalisti «moderatori». La televisione di Stato è stata infatti aspramente criticata dai rappresentanti dell'opposizione e anche dai gollisti per il favore che alerebbe accordato al presidente-candidato durante la campagna elettorale. E Mitterrand ha rifiutato energicamente di sottoporsi, in un'occasione cosi importante, all'«arbitrato- di giornalisti ritenuti troppo ossequiosi verso il potere. Giscard. che conta su questo duello televisivo per dimostrare i limiti dell'uomo Mitterrand e del suo programma, non poteva comunque lasciarsi sfuggire l'occasione e ha accettato la sola condizione posta da Mitterrand scegliendo i primi due giornalisti dell'elenco proposto dal suo rivale. E così stasera, ad arbitrare quello che si preannuncia come un «rude scontro» alla tv. compariranno sul video la signora Michèle Cotta, di radio-tele Lussemburgo, e Jean Boissonnat, responsabile del periodico economico L'expansion. Sul fatto che il dibattito di stasera sarà aspro non sussistono dubbi. Mitterrand critica severamente il bilancio dell'azione governativa di Giscard e ne stigmatizza certi atteggiamenti personali. Giscard lo ricambia di egual moneta sostenendo che il candidato socialista non ha «la statura d'un vero statista», attacca il suo programma economico e sociale, accusa il candidato socialista di mantenersi nel vago, agitando infine lo spauracchio del «pericolo marxista» che incomberebbe sulla Francia se Mitterrand conquistasse l'Eliseo. In quest'ultima fase della campagna elettorale, Giscard ha infatti messo la sordina alle sue velleità di governare la Francia «al centro» e di apparire come il «riunificatore» ideale di tutto il Paese, preferendo collocarsi ormai decisainente a destra dello schieramento politico. Il suo scopo è quello di coagulare sul suo nome tutti gli elettori moderati e conservatori, e principalmente quelli che al primo turno avellano votato Chirac. E infatti nel suo comizio-fiume di domenica a Parigi, davanti a 100 mila persone, Giscard non ha avuto remore nel dirsi pronto a incontrare il capo dei neo-gollisti e a dichiarare che la campagna elettorale di Chirac è stata «utile e positiva-. Riuscirà questa manovra di seduzione di Giscard verso l'elettorato gollista? I «notabilidei partito neo-gollista stanno prendendo quasi tutti posizione per Giscard, ma fra i militanti rpr la situazione è meno chiara. E Marie France Garaud. sfortunata candidata all'Eliseo, ritiene che Chirac in realtà conta sulla sconfitta del presidente per diventare il nuovo leader dello schieramento di centro-destra. In ogni modo è scontato che il risultato del voto di domenica prossima sarà determinato da diverse incognite. Primo: il riporto dei voti chiracchiani su Giscard e quello contrapposto dei comunisti su Mitterrand (con il pcf che fa una campagna ridotta per il candidato socialista). Secondo: l'accaparramento del milione di voti degli ecologisti. Infine, terzo: la mobilitazione dei sette milioni di astenuti del primo turno. Con tutti questi fattori ancora da sciogliere, l'esito del voto appare incertissimo e destinato a risolversi, come nel 74, con uno scarto minimo. Paolo Patruno

Luoghi citati: Francia, Giscard, Lussemburgo, Parigi