Partiti polemici dopo il 1° Maggio

Partiti polemici dopo il 1° Maggio Tensione in piazza San Carlo Partiti polemici dopo il 1° Maggio Il psi acusa il pei di aggressione - Il pei deplora la provocazione - De: «Episodi d'intolleranza» Una smagliante giornata di primavera ha fatto da sfondo alla tradizionale manifestazione del 1° Maggio. Un lungo corteo è sfilato per le vie del centro e si è concluso in piazza San Carlo dove hanno parlato Corrado Ferro, segretario regionale della Uil e Bruno Trentin. segretario confederale. Si sono soffermati sui temi scottanti del dibattito nel sindacato e nel paese: occupazione, politica economica del governo, scala mobile, vertenza Fiat, unità delle tre confederazioni, terrorismo. Ferro e Trentin hanno parlato di fronte a una piazza in continuo movimento, molto vivace, coloratissima di striscioni, bandiere, cartelli. In margine al corteo unitario si sono registrate alcune polemiche tra le forze politiche. La segreteria provinciale del psi «deplora la manifestasione di intolleranza e settarismo anti socialista messa in atto da parte di alcuni gruppi di chiara matrice comunista'. Il comunicato aggiunge: «Non siamo disposti a accettare provocazioni e ci auguriamo una immediata sconfessione degli organi dirigenti comunisti verso simili atteggiamenti che potrebbero compromettere la saldezza del lavoro unitario nelle istituzioni provinciale, comunale e regionale-. Quasi contemporaneamente la risposta comunista: «Durante un 1" maggio a cui hanno partecipato con spirito e parole d'ordine unitarie almeno 30 mila lavoratori un gruppetto di esagitati al sopraggiungere del settore socialista dava luogo con slogan e fischi a una sciocca, inutile provocazione antisocialista». Prosegue la nota del pei: «Siamo i primi a deplorare e condannare simili episodi che nulla hanno a che fare con il dibattito e le diversità di posizioni esistenti nella sinistra e riconfermiamo, con lo spirito unitario che da sempre contraddistingue la presenza comunista net sindacato e nelle istituzioni, che l'unità della sinistra è condizione essenziale per garantire un reale rinnovamento nella direzione politica del paese ». Il gruppo consiliare della de protesta «contro episodi di intolleranza quale l'aggressione di gioimni del Movimento popolare da parte di militanti comunisti e del movimento femminista». Il documento democristiano prosegue ribadendo «la necessità di collocare la scadenza dei referendum al di fuori della contesa dei partiti, senza ricreare anacronistici steccati tra eredenti e non credenti». Infine la nota rinnova la solidarietà al Movimento popolare e richiama le forze politiche e in particolare il pei a «atteggiamenti e comportamenti che garantiscano la convivenza democratica».

Persone citate: Bruno Trentin, Corrado Ferro, Trentin