Detenuto ferito mentre fugge dal furgone blindato a Cuneo

Detenuto ferito mentre fugge dal furgone blindato a Cuneo Agrippino Costa aveva partecipato alla rivolta di Saluzzo nel '77 Detenuto ferito mentre fugge dal furgone blindato a Cuneo I carabinieri lo hanno bloccato dopo pochi metri - Colpito da una raffica di mitra è stato ricoverato con prognosi riservata - Il tentativo di evasione durante il trasferimento per il processo sulla sommossa - Rapinatore, si è avvicinato alle Br in carcere DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CUNEO — E' riuscito a fuggire dal furgone blindato dei carabinieri che lo stava trasportando — con un altro detenuto — verso il super-carcere, ma dopo appena centocinquanta metri è stato bloccato, ferito dai colpi di mitra ed è ricoverato con prognosi riservata nel reparto rianimazione dell'ospedale S. Croce. Agrippino Costa. 39 anni, condannato nel '72 a dieci anni per una rapina a Torino, protagonista di altri due tentativi di evasione, è uno dei dieci animatori de'.la rivolta di quattro anni fa al carcere della Castiglia di Saluzzo. che da domani saranno processati in corte d'assise. Già detenuto nel supercarcere del Cerialdo. alla periferia della città, era stato trasferito alcuni mesi fa perché all'interno della prigione a sorveglianza speciale si stanno svolgendo lavori di ammodernamento e molti reclusi sono stati provvisoriamente dirottati in altre case di pena. Agrippino Costa (che in carcere si è «politicizzato» avvicinandosi alle Brigate rosse) era stato trasferito provvisoriamente nel carcere di Pianosa e ieri stava appunto tornando a Cuneo per il processo. A bordo del furgone blindato oltre a lui c'era anche un altro detenuto. Antonino Arnone. 21 anni, accusato di tentato omicidio e tentata evasione, e la scorta dei carabinieri, cinque o sei militi. Tra Mondovi e Cuneo, nei pressi della piccola stazione ferroviaria di Pianfei. il tentativo di evasione: Costa ha aggredito uno dei carabinieri ferendolo al volto, è riuscito ad aprire lo sportello e a fuggire nei campi, verso la linea ferroviaria. Pochi attimi, una corsa di pochi metri, poi colpi di pistola e di mitra lo hanno raggiunto alla schiena ed al capo: è stato ferito al fegato, alla milza, ad una tempia. L'altro detenuto non ha partecipato al tentativo di evasione. Subito dopo la sparatoria, l'allarme generale: da Cuneo e da Torino sono confluite sul posto ingenti forze dei carabinieri e un elicottero di pronto intervento dell'Arma, mentre a bordo di un'ambulanza, scortata da alcune pattuglie, il ferito veniva trasportato all'ospedale di Cuneo. La rivolta al carcere saluzzese — per la quale il Costa avrebbe dovuto essere processato domani mattina in corte d'assise, insieme ad altri nove imputati — era scoppiata il mattino della domenica 20 febbraio 1977 e si era sviluppata in due fasi: mentre un gruppo di detenuti teneva sotto sequestro, con la minaccia delle armi, gli agenti di custodia, altri tre erano riusciti ad evadere dalla prigione ed uno di essi. Francesco Bartoli. condannato per varie rapine nella cintura di Torino, era entrato in un alloggio adiacente la «Castiglia» e aveva sequestrato una intera famiglia, padre, madre e tre figli, tenendoli in ostaggio per quasi diciotto ore. La vicenda si concluse all'alba del giorno successivo, dopo l'intervento di numerosi parlamentari del Cuneese. di magistrati e del prefetto. Agrippino Costa aveva preso parte attiva — secondo l'accusa — alla rivolta: deve rispondere di vari reati connessi alla vicenda, tra cui tentata evasione, sequestro di persona, tentato omicidio. All'appello dell'assise cuneese mancherà un altro dei dieci rivoltosi: Cesare Maino, genovese, della banda «22 Ottobre» che uccise il fattorino Floris, che è evaso nel febbraio scorso dal carcere di Parma ed è tuttora latitante. Gli altri imputati sono Giuseppe Cardino, accusato dell'omicidio dell'orefice Baudino; Luigi Bosso, rapinatore: Giancarlo Sanna ed Oscar Soci. „. . _ Giorgio Ravasi

Luoghi citati: Cuneo, Parma, Pianfei, Saluzzo, Torino