Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Nella città violenta ci si scopre vigliacchi - Il buon esempio viene dall'alto - Solidarietà dei detenuti - Disoccupazione in carta da • bollo - Paga la ricetta, ma la visita è gratis - Quel musetto nero Un lettore ci scrive: «Un sabato sera, ore 22. in piazza Castello. «Mi trovavo all'uscita del cinema Romano e stavo considerando con mia moglie come la zona di piazza Castello - via Po - piazza Carlo Alberto, sia ormai diventata una casbah percorsa da frotte di drogati e delinquenti, quando, a dieci metri da me. ho assistito a un episodio sconvolgente! In mezzo a centinaia di persone due individui hanno pestato con violenza cieca, inaudita, incontrollabile, un giovane. «Nessuno è intervenuto, me compreso, che riconoscerei auei due anche fra dieci anni, e cosi quei delinquenti, fra l'indifferenza e lo stupore dei presenti, si sono allontanati tranquilli e indisturbati. E stata chiamata un'autoambulanza che ha portato via il giovane pestato E io mi sono sentito un vigliacco» Segue la tirma Un lettore ci scrive da Cuorgnè: • Dal giornale La Stampa del 16 corrente si apprende che è stato firmato il nuovo contratto di lavoro per i dirigenti di aziende industriali ed è stato loro concesso un aumento mensile di 200 mila lire lorde circa «Mentre si parla di raffreddamenti e congelamenti vari è senz'altro strano che una categoria alla quale appartengono coloro cui viene demandato normalmente dal padronato il compito di sostenere a spada tratta tutti gli accorgimenti e blocchi possibili e immaginabili, purché destinati a diminuire i costi aumentando gli utili, sia riuscita a ottenere un aumento contrattuale così cospicuo e. cosa non certamente trascura- bile, senza troppa fatica: risulta, infatti, che le trattative sono state condotte alquanto sommessamente, senza alcun ricorso ad azioni di protesta o scioperi. «Certo sarebbe stato più convincente un primo "raffreddamento di questo aumento contrattuale, in modo da fornire, almeno in parte, il buon esempio di una categoria cosi importante». Segue la firma Un gruppo di lettori ci scrive: «Siamo un gruppo di ex detenuti attualmente reinseriti nel tessuto sociale per mento del Co Na.Li.Ca. (Comitato Naz. Assistenza Liberati dal Carcere) e del suo presidente Carlo Bechis. Attraverso La Stampa del 19 aprile u.s abbiamo appreso della disavventura giudiziaria del presidente dell ente che ci rappresenta. «Desideriamo, tramite la tua rubrica, esprimere la nostra solidarietà e riconoscenza verso colui che ci ha seguiti con tanta umanità, amore fraterno e senza mai chiedere nulla in cambio se non sincerità e tanto desiderio di rimettersi sulla retta via lavorando onestamente. «Fiduciosi che questa nostra sia da te pubblicata e soprattutto trovi eco presso le autorità com¬ petenti ringraziamo e salutiamo cordialmente» Seguono 42 firme Una lettrice ci scrive: «Faccio parte di quella enorme massa di disoccupati di cui tanto si parla e per cui poco si fa. I tentativi per trovare lavoro sono innumerevoli, ma senza altro risultato che trovarsi a vivere a braccetto con domande e carte da bollo E così Ira una domandina e l'altra sto spendendo il mio piccolo "patrimonio" guadagnato negli unici nove mesi lavorativi che sono riuscita a ottenere (sono diplomata da quattro anni). E lo Stato cosa la per noi? Ci vende carte da bollo... «lo ho speso circa 15 mila lire per fare domanda presso il provveditorato agli Studi e mi chiedo se sia giusto che lo Stato ci richieda marche da bollo da lire 2000 per qualsiasi documento (viene addirittura richiesta la fotocopia autenticata del diploma di scuola media, e deve essere autenticata a regola d'arte). «Insomma non solo lo Slato ci condanna alla disoccupazione, ma ci toghe anche i pochi spiccioli che abbiamo nelle nostre povere tasche!». Franca Chiarella Una lettrice ci scrive da Cuneo: «La professione del medico, per quanti è ancora una missione? Non certo per quelli che si comportano nel modo di cui ho avuto notizia proprio oggi «Una signora è in cura presso uno specialista dermatologo, il quale, accertata la natura del male, prescrive regolarmente la terapia. Il marito dell'ammalata va dal medico di famiglia, malauguratamente in giorno di agitazione della categoria, per la comilazione della ricetta (semplice lavoro di copiatura con pesante onere della fuma) «Nello studio de! professionista, dopo aver spiegato il motivo della propria presenza si sente dire: "Come sta signor...? Risponde che sta benissimo, ma il sanitario decide che è meglio dare una controllatina alla pressione sanguigna e al cuore. Con somma soddisfazione del paziente il dottore complimentandosi afferma che tutto è regolare. ■ Compilata finalmente la ricetta, unica richiesta formulata al sanitario, il povero tapino si sente chiedere la modica somma di lire 10mila. «Evidentemente quello scrupoloso missionario della professione medica, per sentirsi a posto con la prooria coscienza, ha deciso, essendo chiaramente una vergogna anche per lui far pagare 10 mila lire solo per scrivere poche parole, di visitare almeno qualcuno della famiglia». _., _ Silvana Se voga Un lettore ci scrive: «Passeggiando con il mio cane sul Lungopò Antonelli il giorno 18 aprile, ho trovato una piccola cagnolina, bianca col musetto nero, tipo volpino. Chi l'ha smarrita può telefonare al numero 89.20.08». Segue la firma

Persone citate: Antonelli, Carlo Bechis, Franca Chiarella

Luoghi citati: Cuneo, Cuorgnè