Da 40 o 45 anni lavorano nell'azienda di Renato Rizzo

Da 40 o 45 anni lavorano nell'azienda Da 40 o 45 anni lavorano nell'azienda Giovanni Agnelli, ha premiato ieri al Teatro Nuovo 271 anziani Fiat - Rivolgendosi loro il presidente della Fiat ha ricordato che purtroppo «la crisi dell'auto continua» «Nel 1980 la recessione mondiale ha investito con particolare durezza l'industria automobilistica: i dati relativi ai primi 3 mesi dell'81 confermano che la crisi continua». Con voce appena un po' roca. in piedi, nonostante il recente incidente di sci che l'ha costretto ad un'operazione alla gamba e ad una lunga convalescenza, il presidente della Fiat. Giovanni Agnelli, ha incominciato cosi il suo discorso, ieri pomeriggio, di fronte ai 1200 anziani Fiat che gremivano il teatro Nuovo per la premiazione di 271 dipendenti con 40 o 45 anni di servizio. «Il mercato europeo dell'auto — ha aggiunto — è sceso quasi del 10 per cento mentre la presenza del concorrente giapponese è salita dall'8 all'I 1 per cento. Sono dati non gradevoli a dirsi e ad ascoltarsi: le case automobilistiche europee hanno risposto alla crisi anche con provvedimenti di sospensione e di licenziamento, e la profondità e la durata di questa congiuntura hanno impedito anche alla Fiat di cogliere appieno quei risultati positivi che le nostre strategie e le nòstre realizaazìoni produttive sicuramente ci alerebbero consentito in una situazione migliore». Parlando della «politica» Fiat nel 1980. Giovanni, Agnelli ha sottolineato che l'azienda è riuscita a ridurre quello che poteva essere «un ìnassimo rischio» soprattutto «attraverso processi di razionalizzazione e di ricerca di maggiore efficienza in tutti i campi in cui ha possibilità d'intervento. Ma siamo ben lontani dalla risoluzione della crisi automobilistica europea e mondiale». «La «politica di maggior efficienza» è. anche per il 1981. un buio «Leitm-otiv»: «Ciò significa — ha detto il presidente della Fiat — anche scelte penose per tutti, giovani e meno giovani. Parlo a persone che ritenevano d'aver acquisito, dopo tanti anni, diritti di continuità al lavoro ed un discorso sul prepensionamento porta con sé un nostro dovere nei vostri riguardi; fare in modo che non siano compiute sui lavoratori eccessive pressioni, che si analizzino i casi più difficili, che si raggiunga un comune accordo». Il pensionamento anticipato è stato definito «provvedimento eccezionale, "una tantum" limitato nel tempo e preso per fronteggiare difficoltà transitorie», non una «politica del personale basata sull'allontanamento dei lavoratori anziani». Quando Giovanni Agnelli ha parlato dell'eccezionalità del prepensionamento, dalla sala s'è levato un piccolo applauso: «Mi pare difficile — ha commentato il presidente — applaudire un simile discorso. Sono sicuro, però, che i rapporti fra la Fiat e i suoi anziani saranno ancora una volta improntati a realismo. Renato Rizzo

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli