CRONACA DI TORINO
CRONACA DI TORINO Chiuse le caldaie E adesso speriamo nel sole Da ieri a mezzanotte i comignoli sui tetti delle case torinesi hanno smesso di fumare ; il sottile tepore dei termosifoni si è arrestato; le caldaie sono ferme. E' scaduta l'ultima «proroga del calore», concessa negli scorsi giorni per fronteggiare i rigori di una primavera incerta. Da oggi siamo ufficialmente nella bella stagione anche per la legge, che vieta, d'ora in avanti, di alzare di qualche grado la temperatura negli appartamenti. Con la speranza di aver lasciato alle spalle freddo e brutto tempo. Fortunatamente la fine burocratica del riscaldamento coincide con un improvviso e desiderato ritorno del sole. La primavera, bruscamente interrotta da una parentesi con pioggia (addirittura nevischio il giorno di Pasqua) e temperature da gennaio, è riesplosa serena e mite. Termometro in rialzo, cieli azzurri fanno affrontare con tranquillità la fine del riscaldamento, che si era iniziato in un ottobre ancora dolcemente autunnale. La rigidità del periodo di accensione però qualche guaio lo crea ogni anno: quasi sempre l'aprile riserva sorprese poco piacevoli e lascia intirizziti. Anche il sindacato degli amministratori ricorda che è impossibile stabilire date fisse di accensione e spegnimento del tutto indipendenti dalla condizione del clima e auspica clie in futuro -autorità centrali e locali vogliano emanare una modifica alla normativa vigente che consenta dì utilizzare gli impianti senza creare disagi agli utenti del servizio e consenta nello stesso tempo di contenere i consumi».
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