Da lunedì i medici chiudono gli studi

Da lunedì i medici chiudono gli studi Nessuna assistenza per protesta Da lunedì i medici chiudono gli studi ROMA — I medici di famiglia hanno confermato che chiuderanno da lunedi gli studi per dieci giorni: non faranno più servizio e interverranno soltanto nei casi urgenti. La protesta è stata decisa perché il governo non conclude la vertenza, dopo l'accordo firmato il 30 gennaio scorso. I medici hanno accettato la proposta del ministro di fare slittare la convenzione unica, ma lamentano di non avere alcuna comunicazione su quando terminerà la vertenza. Chiedono soprattutto garanzie affinché il contratto non venga rimesso in discussione, salvo che per gli effetti economici già decisi e che si concretano nello slittamento di sei mesi. La prossima settimana scade anche la tregua concessa dai medici ospedalieri, che hanno chiesto al ministro Amasi di essere convocati. Il presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Parodi, ha fatto un appello al presidente del Consiglio Forlani perché intervenga. «Alla dichiarata disponibilità dei medici di accettare la decisione del governo di far slittare di sei mesi l'applicazione degli accordi stipulati recentemente sulla nuova convenzione nazionale — dice Parodi — non ha fatto riscontro né la firma del relativo decreto né alcuna formale comunicazione intesa a puntualizzare le modalità e la data di applicazione, peraltro già prevista al 1° luglio». La vecchia convenzione per i medici generici è infatti scaduta il 31 dicembre scorso. Quanto ai medici ambulatoriali, la segreteria nazionale del sindacato (Stimai) si riunirà l'S maggio per decidere le iniziative da adottare al fine di sbloccare la situazione del rinnovo della convenzione medica dì settore.

Persone citate: Parodi

Luoghi citati: Roma