Convegni, manuali e un teleromanzo

Convegni, manuali e un teleromanzo Convegni, manuali e un teleromanzo C'è una nuova idea la felicità scopre in una tazza di tè «una piccola felicità»; il programma a medio-breve termine ballato da Raffaella Carrà con le sue gambotte suona -Con allegria / con un uomo che sognare mi fa / tutto va via / viva la felicita». Viva. Si capisce che, come nei gran finali del vecchio varietà, la compagnia dell'Avanspettacolo Italiano s'allinei alla ribalta sillabando in musica «Fe-U-ci-tàààààà»; nella primavera dei guai, si capisce che la cultura cerchi diversivi. Ma mentre alle tavole rotonde ancora si discute il diritto alla felicità, l'editoria ha già provveduto in concreto al know-how. / manuali all'americana che insegnano come essere felici, già benissimo piazzati nelle classifiche dei libri più venduti, appartengono a due generi: Neobanalità, e Ottimismodella Volontà. Neobanale, l'autore di Come trovare l'amore e essere felici se la cava con poco: il suo libro che .vuole trasformare la vostra vita, migliorando e potenziando il vo¬ stro stato d'animo», è fatto di aforismi, motti, dogmi di tre righe e mezzo, filosofie in due parole campite su pagine per lo più bianche. Inizio brillante: «Paura di amare?». Indicazioni di lavoro: tà, in fondo, potrebbe proprio essere la possibilità di credere in uno schema della storia che veda chiaramente contrapposti i «buoni» e i «cattivi». Da una parte la ragione scientifica moderna, asceticamente preoccupata solo di verità generali dimostrate sperimentalmente — e dunque nella condizione astratta, impassibile, del laboratorio — e orientata esclusivamente a estendere il dominio tecnico sul mondo, un dominio ormai divenuto fine a se stesso, con gli uomini come puri strumenti; e dall'altra parte, la parte dei buoni, l'avidità innocente della vita immediata, il bisogno di ciascuno di sentirsi integrato, libero da conflitti, come rientrato nel gran mare tiepido del ventre materno: un bisogno che la cattiva ascesi della ragione ignora e rimuove. C'è in verità una storia della felicità nella filosofia contemporanea, ed è la storia del ripresentarsi e del continuo dissolversi di questo schema. Le imprese di smascheramento •in cui il pensiero si ètoipegftato nell'ultimo secolo, da Marx a Nietzsche'a Freud, hanno tutte avuto, tra i loro presupposti, quest'idea di un'autenticità rimossa che bisogna ricuperare (facendola riemergere dalle nebbie dell'ideologia e dell'inconscio) per riscattare l'uomo dalla schiavitù e instaurare un'esistenza conciliata e felice. Ma dentro alle stesse teorie che erano mosse da questi propositi liberatori, lo schema di un conflitto elementare tra repressione e liberazione si è consumato criticamente: per vie diverse, marxismo, psicanalisi, filosofia nietzschiana del superuomo hanno scoperto che l'idea stessa di un'esistenza pacifica e conciliata — cioè di un'esistenza felice — è il prodotto nevrotico o ideologico Disegno di Alain Gauthier «Guardatevi allo specchio e ditevi più volte ad alta voce: Mi piaci. Continuate a volervi bene, affermando ad alta voce finché non vi vedrete con un'espressione rilassata e felice. Bravi!»; «Sentirsi

Persone citate: Alain Gauthier, Freud, Marx, Raffaella Carrà