Scalfari e Biagi duetto da prima pagina di Enzo Biagi

Scalfari e Biagi duetto da prima pagina Novità: uno scambio di lettere Scalfari e Biagi duetto da prima pagina ROMA — Non sono i colloqui fra Goethe ed Eckermann. come avverte Enzo Biagi nella prima delle sue lettere a Eugenio Scalfari. Non sono nemmeno un epistolario riesumato da un fondo di cassetti, anche se di cassetti importanti si tratta. Non sono un libro senza speranza e nemmeno un pamphlet alla Paul Luis Courier. Ma nello scambio di lettere fra Biagi e Scalfari, che uscirà da Rizzoli a metà maggio, saranno in molti a ritrovare i temi da prima pagina o quelli, più difficili da scoprire e interpretare, di cui parla la gente comune: gli italiani. Il libro si chiamerà "Come andremo a cominciare?»: una domanda che presuppone già la potenzialità di una ripresa, di un ritorno a qualcosa. Ma a che? I due giornalisti sono andati alla ricerca di cosa ci resta, dopo tante amare pagine di storia, in questa nostra Italia che entrambi dipingono come una patria cosi difficile da amare ma cosi piena ancora degli echi dei «padri fondatori», di principi e ideali che servono a tirare avanti, a guardare più in là. Quasi ogni lettera ha un tema. Biagi e Scalfari passano in rassegna i politici, i partiti, i luoghi comuni, gli scandali, gli uomini illustri di un'Italia meno nota, i desolati corridoi di Montecitorio. Spesso cose e personaggi nascono da rievocazioni e ricordi. Altre volte invece le lettere sembrano spezzoni di cronaca mandati da un inviato speciale al proprio giornale: descrizioni del Paese di oggi (che dispiace molto a Biagi e forse un po' meno a Scalfari), confronti con quello di ieri (che era molto caro al primo ed è un po' più criticato dal secondo) sulla scia di due temperamenti e di due esperienze diverse anche geograficamente. Scalfari e la Roma del Palazzo e il Sud travagliato: Biagi e la sua Milano o l'Emilia—Romagna della lotta partigiana. Ma alla fine ci sarà qualcosa da cui cominciare? Qualcuno su cui contare? «Non ci sono conclusioni» avvertono gli autori. Ma in realtà, ad ogni pagina, il lettore potrà trarre le proprie. Sandra Bonsanti

Luoghi citati: Emilia?romagna, Italia, Milano, Roma