Ora l'antiquario dà consigli anche in edicola

Ora l'antiquario dà consigli anche in edicola Stili e pezzi d'autore a dispense Ora l'antiquario dà consigli anche in edicola MILANO — Nell'incendio dell'Opera di Parigi, nel 1873 andarono perdute molte cose, un patrimonio scenografico e costumistico di inestimabile valore artistico e storico, ma tra le perdite più dolorose ci fu quella dell'organo progettato da John Abbey per la prima esecuzione di «Roberto il Diavolo» di Meyerbeer. Le fiamme avevano bruciato uno strumento che. oltre ad essere un «arredamento funzionante» per la messa in scena dell'opera di Meyerbeer era anche un gioiello di ingegneria sonora, un esempio dei migliori nella produzione di strumenti musicali, ma anche, e tout-court, un oggetto d'arte. Abituati da una cultura idealistica, crociana, a far distinzioni fra poesia e non poesia, arte e non arte, per troppo tempo abbiamo considerato con scarsa attenzione tutti quegli oggetti che convivono nel nostro quotidiano: bicchieri, armadi, serrature, strumenti musicali, tappeti, piatti, come oggetti di semplice artigianato, esuli comunque dal mondo della produzione artistica. E invece da sempre alcuni di questi oggetti fanno parte di diritto del mondo dell'arte, quella con la A maiuscola e non soltanto se l'oggetto è la Saliera di Francesco I costruita da Benvenuto Cellini, ma i vasi di Masséot Abaquesne, le ribaltine francesi di Abattant del XVIII secolo, una armatura cinquecentesca di Filippo Negroli o un piattino di Lenci disegnato da Sturani. Una enciclopedia che si prendesse cura di illustrare queste arti, a torto chia¬ mate «minori» o «decorative», era assente dal mercato editoriale italiano, mentre i mass-media e un accresciuto turismo culturale hanno ormai suggerito quanto ampio e profondo sia il fenomeno. Colma questo vuoto la Fabbri con una iniziativa a dispense, tiratura iniziale di centomila copie, in edicola da questa settimana. Si chiamerà «Antiquariato» e in 81 fascicoli settimanali (ognuno costerà 1800 lire) e 20 volumi monografici racconterà, attraverso cinquemila voci alfabetiche. 3500 fotografie e 500 disegni d'autore, l'affascinante storia europea di mobili e ceramiche, tappeti, armi, vetrerie, maestri artigiani e tecniche di costruzione, dal '400 al 1925. Non si trascura la produzione nordamericana, partendo dal periodo più europeo: quello coloniale. Progettata da uno storico dell'arte di fama internazionale. Alvar GonzalezPalacios. già allievo di Longhi e dal '78 condirettore con Federico Zeri della prestigiosa «Antologia di Belle Arti», l'enciclopedia Fabbri «Antiquariato» si rivolge ad un pubblico di cultura medio-generale. Ma non dimentica, per l'abbondanza di informazioni offerte, studenti e studiosi attraverso un materiale iconografico inedito, in un panorama documentario che si ferma spesso all'Ottocento. E' una iniziativa che tende a coinvolgere il lettore nel piacere di conoscere la storia di un mobile, come nasce, quando, chi è il suo inventore, il gusto di riconoscere uno stile e la sua evoluzione, di sapersi orientare in quel fitto mondo di segni che è la moda. La consultazione di «Antiquariato» si presta per arricchire la lettura di un quadro, l'interno di una casa, capire l'arredamento di un vecchio film, riconoscere gli oggetti in una vecchia stampa o in un negozio d'antiquariato. Quindicinalmente affiancheranno i fascicoli settimanali, volumetti monografici dedicati a particolari argomenti. La monografia ora in edicola è dedicata al mobile inglese, dal Medioevo al 1925. Curata da uno studioso inglese, professor John Fleming che insegna a Cambridge, esemplifica, in una ottantina di pagine, stili ed epoche della vecchia Inghilterra, una carrellata attraverso sale da pranzo, camere da letto, grandi camini, poltrone e specchiere, baldacchini e pitture: un cocktail di Walter Scott, Tom Jones e Regina Vittoria t. 1. Progetto per tavolo da gioco in stile gotico (1825-27)

Luoghi citati: Cambridge, Inghilterra, Milano, Parigi