Non bastano più sole e simpatia per salvare il turismo italiano

Non bastano più sole e simpatia per salvare il turismo italiano Il ministro Signorello ha un progetto per il rilancio Non bastano più sole e simpatia per salvare il turismo italiano Quattro miliardi da spendere all'estero per ricostruire l'immagine del Paese, offuscata da terremoto, terrorismo e scioperi - Il problema inserito nel piano triennale di programmazione DAL NOSTRO INVIATO RIVA DEL GARDA — Quali prospettive turistiche ha il Piemonte per la prossima estate? Lo chiediamo al ministro Nicola Signorello al «Convegno sul turismo degli Anni Ottanta- che si è svolto sabato e ieri nel Palasso dei Congressi a Riva del Garda, promosso dalla Provincia di Trento. «Le previsioni — spiega — non sono facili. In Italia il turismo è oggi un problema d'immagine in un momento estremamente delicato per l'intera area europea... Un'immagine tanto stravolta da terremoto, terrorismo e scioperi che l'Enit (l'ente pubblico per l'industria turistica) ha ottenuto quattro miliardi da spendere in promosione. per persuadere gli stranieri che l'Italia è tuttora una conveniente terra di vacanse. Ma il ministro intende battersi fin dal prossimo Consiglio dei ministri (così ha dichiarato) per un rilancio che è addirittura un capovolgimento della concesione tradisionale. Non è più il tempo di iniziative isolate: il turismo dev'essere visto e gestito come una grande industria. Un grosso passo avanti si è già fatto inserendo il capitolo turismo nel piano triennale di programmazione che prima lo ignorava del tutto. Oggi, precisa, i tecnici sono al lavoro per preparare, d'intesa con le Regioni, un progetto organico di sviluppo a largo respiro. «Bisogna infatti tenere presente che ogni appoggio a favore del turismo per rendere le attrezzature più competitive è un contributo non secondario all'equilibrio dell'economia del Paese». Buoni benzina, riduzioni autostradali. agevolazioni fiscali per gli albergatori sono le misure di pronto intervento che dovrebbero incentivare il flusso degli stranieri in Italia. Le prospettive — dice il ministro — sono preoccupanti, ma non catastrofiche, soprattutto per le regioni dell'arco alpino che da 15 anni vedono le Alpi tridentine in testa (73,9 per cento delle presenze) nelle preferense degli stranieri, soprattutto tedeschi e austriaci. E il Piemonte, con la Valle d'Aosta, al terso posto, con l'il.l per cento, in concorrensa al Veneto che ha l'11.3. Un bacino imbattibile per bellessa di paesaggi e abitudine all'ospitalità. Per questo non si può lasciarlo sensa sostegni a fronteggiare un'agguerrita concorrensa internasionale. «Con la regione piemontese — ricorda — abbiamo vissuto un inverno drammatico per la mancanza di neve. Un guaio legato all'imprevedibilità del tempo. Ma nella nuova programmazione, che mira a estendere a quasi tutto l'anno la "stagione", è vista come un'area esemplare. Analogamente al Trentino ha infatti una vocazione turistica straordinariamente variata». «Soprattutto — sottolinea Signorello — ha quei suoi vini noti sul mercato internazionale: sono anch'essi un'attrattiva validissima. E ha una tradizione di turismo lacuale che consente il discorso delle vacanze per la terza età. in primavera ed autunno». Allungare la stagione turistica è proprio uno degli obiettivi su cui il mini¬ stro intende puntare. «Se queste peculiarità verranno messe giustamente in evidenza, prevedo che la situazione di quest'anno non sarà cosi negativa come si potrebbe temere. E' però ne¬ cessario soprattutto evitare lo sparpagliamento delle iniziative: oltre-confine e oltre-oceano — da cui vengono segni incoraggianti d'interesse — l'invito "Italia" dev'essere in chiave moderna, non frazionato, non parcellizzato, non disperso in mille rivoli». Con l'incontro di Riva, la Provincia di Trento — che ha sempre sorretto la sua economia con un'intelligente promozione — ha però il merito di essersi fatta avanti per prima a presentare il suo pacchetto omogeneo di offerte estive (tra le quali i 430 impianti di valle in valle di cui molti aperti anche d'estate) e il «modello di vita della sua gente- a una foltissima schiera di grandi «tour operators- e giornalisti italiani ed europei. Un'iniziativa che è anche un messaggio alle altre regioni dell'arco alpino per accelerare una nuova politica turistica comunitaria che dimentichi i sorpassati slogans del sole caldo e della simpatia e programmi razionalmente l'ospitalità. Vittoria Sincero li ministro Signorello

Persone citate: Nicola Signorello, Riva, Signorello, Vittoria Sincero