Alivar, dolce nel bilancio

Alivar, dolce nel bilancio I conti dell'80 chiusi con un utile di 2 miliardi 722 milioni Alivar, dolce nel bilancio II fatturato del gruppo (Pavesi, Pai, Bertolli, De Rica e Cipas) da 270 a 315 miliardi NOVARA — Un certo ottimismo lia espresso il presidente dell'Alivar (ex Pavesi). Fosco Messeri nel corso dell'assemblea degli azionisti iniziatasi ieri pomeriggio nei locali dell'Associazione Industriale di Novara e conclusasi a tarda ora con l'approvazione a larghissima maggioranza del bilancio 1980. Ottimismo giustificato dalle cifre che Messeri ha sottoposto all'attenzione degli azionisti. Anche se l'anno scorso è stato nel complesso tutt'altro che favorevole alla nostra economia, con l'inflazione galoppante e l'aumento del costo del denaro e del lavoro (aggravato quest'ultimo dallo scatto di ben 36 punti di contingenza), l'azienda, ha rilevato il presidente, è riuscita a conseguire un utile di 2 miliardi e 722 milioni, contro i 2 miliardi e 105 milioni del 1979. Nello stesso tempo il fatturato dell'esercizio è passato da 270 e 100 milioni a 314 miliardi e 787 milioni, con questi incrementi percentuali per le singole imprese associate al gruppo: Pavesi +23,90%; Pai + 17.4: Bertolli +8.1; De Rica +32.8 e Cipas +6%. L'azienda, insomma, che nel 1980 in due fasi successive aveva aumentato il proprio capitale sociale da 15 a 30 miliardi vuol presentare di sé un'immagine di vitalità e sicurezza tale da ispirare fiducia e infondere speranza respingendo implicitamente riserve e critiche su una gestione che alcuni avevano considerato non sempre all'altezza della situazione. Di questo si è avuta un'eco ieri pomeriggio quando un azionista ha accusato senza mezzi termini di «mancamo di professionalità» il gruppo dirigente dell'Alivar allargando le sue riserve all'intera gestione pubblica dell'economia (il 50,1 per cento delle azioni Alivar appartiene infatti alla Sme. collegata alle Partecipa¬ zioni Statali, settore alimentare; il resto è cosi distribuito: 43% a Danilo Fossati presidente della Star. 6.9% ai piccoli azionisti). Nell'intervento lo stesso azionista ha sollevato dubbi sulla regolarità formale del documento contabile presentato all'assemblea poiché, a suo dire, nelle prime bozze del documento messo a disposi¬ zione degli azionisti la relazione dei sindaci sarebbe stata firmata da due persone che non avevano quella qualifica. La conseguente richiesta di un rinvio dell'assemblea per poter compiere un accertamento su questo punto non é stata però accolta. Le copie ufficiali della relazione dei sindaci distribuite nel corso della riunione risultavano infatti ineccepibili sotto i profili sostanziali e formali. L'azionista ora minaccia di rivolgersi al Tribunale perché indaghi e accerti le irregolarità che secondo il suo parere sarebbero stale commesse. E' stato questo l'unico momento di tensione nel corso dell'assemblea. Negli altri interventi gli azionisti hanno preferito esaminare il merito del documento contabile, esprimendo una cauta soddisfazione per l'utile conseguito dal gruppo. «E' un utile apprezzabile — é stato rilevato —. ma non dimentichiamo che la svalutazione in atto minaccia di roderlo e di renderlo rano... c<

Persone citate: Danilo Fossati, De Rica, Fosco Messeri, Messeri

Luoghi citati: Novara