Eni: Di Donna si rafforza

Eni: Di Donna si rafforza Cambia la mappa dei vertici delle società caposettore Eni: Di Donna si rafforza Al numero due dell'Ente il coordinamento di quattro settori chiave - La gestione sarà più collegiale - Un nome nuovo, quello di Felice Ippolito che assumerebbe la vice presidenza della Sanim, la società che ha ereditato buona parte dell'attività del disciolto Egam ROMA — Dopo due giorni di riunioni a ripetizione la Giunta dell'Eni, il massimo organo decisionale dell'ente, ha ridisegnato la mappa dei vertici delle società caposettore. Una specie di rivoluzione silenziosa con una importante redistribuzione di potere e di incarichi senza scontri violenti come alla vigilia si pronosticava. Le nomine sono tutte di carattere interno: l'unica novità è l'ipotesi, peraltro assai realistica, di Felice Ippolito, il famoso scienziato, alla vicepresidenza della Samim, la società che ha ereditato buona parte del disastro Egam. Ippolito entro un anno passerebbe presidente in sostituzione di Ragni. La Giunta ha in pratica ridimensionato il potere del presidente dell'Eni Alberto Grandi a favore del vice Di Donna, che. in un primo momento messo un po' da parte, ora assume il coordinamento di quattro settori essenziali alla vita dell'Eni e cioè l'amministrativo (affidato a Mincato). il finanziario (Fiorini), la programmazione (Trapasso) e il personale (De Cesaris). In sostanza la Giunta ha accettato di far passare alcune candidature portate da Grandi e in cambio ha ottenuto una gestione più collegiale dell'ente. Con questa mossa la giunta spera evidentemente di accentuare la funzione di organo di controllo e di programmazione e non soltanto di ratifica, con un ruolo attivo che dovrebbe accresce- re il carattere di ..impresa» della holding. Una linea portata avanti da Di Donna ma che ha trovato consensi anche negli altri membri (oltre a Grandi e Di Donna fanno parte della Giunta Dittrich democristiano. Necci repubblicano, e Castagnoli socialdemocratico). Del resto la stessa Giunta qualche settimana fa aveva respinto la proposta di Grandi di assumere ad interim la presidenza dell'Agi)), in quanto questo avrebbe concentrato nelle mani di una sola persona un potere immenso. La partenza di Roasio. chiamalo da Sette alla Finsider. e l'improvvisa scomparsa di Freschi, hanno stretto i tempi del rimescolamento di carte. Un fatto che modifica forse radicalmente gli instabili equilibri all'interno dell'Eni. Queste le nuove nomine: Agip — La presidenza, lasciata libera da Barbaglia che passa alla Snam. andrà a Bruno Cimino, finora amministratore delegato della Snam Progetti. Snam Progetti — Il nuovo presidente è Giovanni Molinari finora vice. Saipem — Viene confermato, ma per limiti di età dovrà lasciare entro un anno. Enrico Gandolfi. Per la successione si fa già il nome di Gianni Fogu. democristiano, messo in disparte da Grandi, che per il momento assume la presidenza della finanziaria Sir. IP — Il nuovo organigramma è composto da Massimo Del Bo. Curzi amministratore delegato e Sgorbini direttore generale. Agip Petroli — Viene confermato Pileri e vice è nominalo De Vita. Un'altra decisione di rilievo presa ieri dalla Giunta è che d'ora in avanti l'Agi)) Petroli, promossa a «dignità» di caposettore. dovrà migliorare il coordinamento del ciclo petrolifero. In sostanza si accrescono i compiti legati all'approvvigionamento. Samim — Ragni resta presidente ma dovrebbe essere sostituito tra non molto, anch'egli per limiti di età. da Felice Ippolito. All'Italgas e stato nominato Carlo Damolo. alla Metanosud Francesco Smurra. Con la sistemazione dei vertici nelle varie società e un più equilibrato rapporto di potere tra Grandi e la Giunta dovrebbe procedere il lavoro di revisione dei compiti affidati all'Eni. «Da tempo le caposettore puntavano — dice un rappresentante sindacale dei dirigenti — ad un'autonomia giusta ma che in alcuni casi si sovrapponeva e addirittura annullava le funsioni dell'holding. Speriamo che in futuro, dopo il chiarimento questi rapporti migliorino». Kugenio Palmieri

Luoghi citati: Roasio, Roma