Olire 4 milioni di disoccupati in Gran Bretagna entro il 1985

Olire 4 milioni di disoccupati in Gran Bretagna entro il 1985 Allarmante rapporto degli economisti di Cambridge Olire 4 milioni di disoccupati in Gran Bretagna entro il 1985 NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE LONDRA — Solo un miracolo o profondi mutamenti nella politica economica del governo potranno salvare la Gran Bretagna dal tracollo. Lo sostiene un rapporto del Cambridge Economie Policy Group, diretto da Wynne Godley dell'Università di Cambridge. Il gruppo prevede che la politica governativa provocherà 4 milioni e 300 mila disoccupati entro il 1985 a meno di drastici mutamenti, e che la produzione crollerà. In esplicita contraddizione con recenti previsioni ministeriali, secondo cui il peggio è ormai passato, il gruppo di Cambridge sostiene che non esistono forze in grado di impedire la caduta della produzione. Il rapporto attacca il modo in cui il petrolio del Mare del Nord, anziché essere d'aiuto al Paese, è stato utilizzato per minare le basi dell'economia britannica, e invila il governo ad agire per far scendere il numero dei disoccu¬ pati: «Se l'economia non cambia strada, è il governo die deve farlo-. Il rapporto aggiunge che la politica governativa sta conducendo a un'impasse in cui perfino tasse più dure e misure per la spesa pubblica sarebbero inutili. Ma se la prende anche con quegli economisti che hanno invitato il governo a svalutare la sterlina: negli anni passati sono stali fatti danni tanto gravi che non è rimasta alcuna strategia convenzionale in grado di salvare l'economia. Inoltre, sono chiesti controlli sulle importazioni, l'unico modo per arginare una profonda crisi della bilancia dei pagamenti Facendo riferimento a un piano governativo a medio termine, il gruppo prevede che i disoccupati saranno l'anno prossimo 3 milioni e 200 mila e continueranno ad aumentare fino al 1985. quando diverranno 4 milioni e 300 mila. L'inflazione supererà l'anno prossimo 1*11 per cento, scendendo poi all'8.7 per cento nell'85. Nonostante una grave depressione interna, con il 15 per cento di disoccupati, la bilancia dei pagamenti avrà un deficit di nove miliardi di sterline e il governo dovrà, sempre secondo il rapporto Cambridge, ottenere prestiti per 22 miliardi e 600 milioni di sterline nel 1985. Queste previsioni partono dal presupposto che la sterlina non crolli. Il gruppo ritiene inoltre che un'inflazione controllata provocherebbe una crisi monetaria entro un anno e che una grossa svalutazione spingerebbe l'inflazione al 20 per cento e oltre. Gli autori pensano anche che sarebbe necessaria una svalutazione del 40 per cento per recuperare competitività. Una svalutazione inferiore lascerebbe la disoccupazione al di sopra del «livello tre milioni» entro il 1985. David Klake C»p) night Times Ni'wspurn'rs il |ht l'Italia ni.a Stampa»

Persone citate: David Klake, Wynne

Luoghi citati: Cambridge, Cambridge Economie Policy Group, Cambridge Olire, Gran Bretagna, Italia, Londra