Un inviato del Papa in Irlanda La tensione cresce di ora in ora

Un inviato del Papa in Irlanda La tensione cresce di ora in ora Appesa a un filo la vita di Bobby Sands, che digiuna da 59 giorni Un inviato del Papa in Irlanda La tensione cresce di ora in ora NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE BELFAST — Un inviato di Papa Giovanni Paolo II. il suo segretario privato padre John Magee. irlandese, é a Belfast. «Data la gravità della situazione nel Nord Irlanda — ha dichiarato il portavoce vaticano mons. Panciroli — il Santo Padre, che era stato costantemente informato e si era sempre interessato agli sinluppi degli eventi», ha incaricato padre Magee di raggiungere Belfast «al fine di conoscere con maggiore esattezza la situazione concreta e vedere che cosa è possibile fare». La missione affidata dal Papa al suo secondo segretario non riguarda soltanto il dramma- tico caso del detenuto Bobby Sands. il membro dell'Ira che da 59 giorni attua uno sciopero della fame e le cui condizioni sono giudicate dai medici disperate. E" questo il primo intervento personale di Giovanni Paolo II. che durante il suo viaggio in Irlanda, nel 1979. lanciò un appassionato appello alla pacificazione. In Vaticano non si esclude che possano seguire altri passi, compresa una eventuale mediazione del Pontefice, se fosse richiesta. Papa Wojtyla, che ha ricevuto di recente la Regina Elisabetta, si recherà in Inghilterra nel 1982: questa circostanza potrebbe favorire una maggiore disponibilità di Londra per risolvere la sanguinosa vertenza nell'Irlanda del Nord, ma sarebbe necessaria anche una apertura da parte di gruppi protestanti oltranzisti, che si oppongono alla volontà di pace espressa, in più occasioni, dalla Chiesa di Roma e dalle principali Chiese protestanti nordirlandesi. Prima di raggiungere Belfast, padre Magee ha sostato a Londra un paio d'ore: all'aeroporto di Heathrow ha incontrato il sottosegretario agli Esteri Blaker e il sottosegretario al ministero per l'Irlanda del Nord. Alison. Secondo autorevoli fonti inglesi, l'inviato del Papa cercherà di farsi ricevere nella prigione di Maze da Bobby Sands. nella speranza di farlo desistere dalla sua azione disperata. Il detenuto ha più volte dichiarato che non interromperà il digiuno se non sarà riconosciuto a lui e agli altri membri dell'Ira in carcere lo status di prigionieri politici. Il ministro per l'Irlanda del Nord ha dichiarato che sarebbe felice di organizzare la visita dell'inviato del Papa. La vita di Bobby Sands appare ormai appesa a un filo. Il governo ha preso una serie di misure per cercare di prevenire l'esplosione di violenza in caso di morte. Ieri una trentina tra i suoi più accesi sostenitori sono stati arrestati. Nel campo opposto, i protestanti continuano a minacciare sanguinose rappresaglie se il governo cederà a Sands e gli riconoscerà lo status di prigioniero politico. Il reverendo Ian Paisley. noto esponente degli estremisti «lealisti» protestanti, ha ricordato ai Comuni i «problemi che il governo inglese dovrà affrontare se giungerà a un compromesso con Sands». Non sembra tuttavia che il primo ministro, signora Thatcher. abbia questa intenzione. I medici dell'infermeria della prigione di Maze. dove Sands è ricoverato, dovrebbero decidere presto se e quan¬ do trasportare il prigioniero in un ospedale di Belfast. Sands. che ha 27 anni ed è stato condannato a 14 anni di prigione per porlo abusivo d'armi, beve solo acqua di sorgente perché non può trattenere quella di rubinetto, che contiene cloro. Ieri Sands e stato eletto vicepresidente di una associazione studentesca di dibattiti all'Università di Glasgow, in Scozia, insieme a lady Diana Spencer, fidanzala del principe Carlo. Il fallo è significativo, e dimostra la simpatia di cui il detenuto gode presso i giovani, soprattutto scozzesi e gallesi, nel Regno Unito. Nell'Ulster un soldato del Defence Regiment è staio ucciso ieri e un altro é rimasto seriamente ferito in un attentato. I due facevano parte di una pattuglia dell'unità paramilitare formata da volontari, con funzione di polizia. e. st.