Aborto: l'appello del Papa sta dividendo il Vaticano di Lamberto Furno

Aborto: l'appello del Papa sta dividendo il Vaticano Perplessità sul discorso di domenica a Sotto il Monte Aborto: l'appello del Papa sta dividendo il Vaticano Secondo alcuni ambienti ecclesiastici i richiami di Wojtyla rischiano di sembrare elettorali - Anticipata la commemorazione di Papa Giovanni ROMA — «Papa Giovanni! Papa Giovanni». La duplice invocazione gridata domenica da Giovanni Paolo II a Sotto il Monte perché il «Papa del dialogo» sia testimone della «tutoria della vita sulla morte», preoccupa anche ambienti ecclesiastici in regola con l'ortodossia a tre settimane dai referendum sulla legge dell'aborto. Il loro primo rilievo è questo: l'appello pasquale del Papa «Urbi et Orbi» si rivolgeva ai paesi con leggi sull'aborto procurato, compresa l'Italia. Gli appelli ripetuti a Bergamo acquistano, invece, un sapore elettorale e politico che può esporre il Pontefice a polemiche. Notano ancora: perché il Papa ha anticipato di ben sette mesi la celebrazione del centenario di Papa Giovanni? (Roncalli nacque a Sotto il Monte il 25 novembre '81. E' stato commemorato, invece, domenica 26 aprile). Il viaggio, ci viene confermato, fu deciso sabato 21 marzo. «Possibile che non fossero in progetto gli appelli poi lanciati, sfruttando sapientemente l'emotività che suscita in tutti la figura di Papa Giovanni?». Secondo gli stessi ambienti, il senso profondo del pontificato giovanneo è stato «relegato» in secondo piano per utilizzare con altri fini la potente carica racchiusa nella duplice invocazione gridata da papa Wojtyla con impressionante partecipazione emotiva. La rivoluzione giovannea — viene ricordato — fu ben più profonda: annunciò profeticamente il dialogo fra gli uomini, superò gli steccati, esortò a cercare «ciò die unisce e non ciò che divide», volle un Concilio senza anatemi. Altri circoli ribattono che anche nel Bergamasco papa Wojtyla ha rispettato il suo magistero senza interferire nella campagna referendaria: «L'aborto — dicono — è per la Chiesa un omicidio, tocca la fonte del diritto alla t'ita* contrasta la volontà e la legge di Dio Creatore». Il papa, qualunque papa, condannerà sempre, «opportune et importune» l'aborto e «illuminerà le coscienze». Altri sottolineano la personalità particolare di papa Wojtyla, la sua formazione di «modello polacco» che. spesso, nella difesa della dottrina non sembra guardare alle autonomie di Chiesa e Stato. I «preoccupati» domandano: «Gioi'anni Paolo II farebbe altrettanto se la Francia, la Spagna o un altro Paese fossero alla vigilia di referendum sulla legge dell'aborto? Si risponderà che il papa è "Primate d'Italia", ma ciò comporta diritti e doveri maggiori». Anche Paolo VI condannò l'aborto e il divorzio, fu durissimo verso le relative leggi, ma si astenne da massicci interventi nella campagna del referendum sul divorzio: la domenica 12 maggio '74. quando erano in corso le votazioni, si limitò a implorare la Madonna perché desse «sapienza» ai cristiani e ai cittadini. Molto importante è un documento sull'aborto procuraio. pubblicato il 18 novembre 74 dall'ex S. Of tizio, con l'approvazione di papa Montini. Per la prima volta, in sintesi, fu ammesso che una legge civile «spesso deve tollerare ciò che. in definitiva, è un male minore per evitarne uno più grande», e questo perché «non può abbracciare tutto l'ambito della morale o punire tutte le malefatte». Il documento mette in guardia dal rischio che «la rinuncia a punire» sia scambiata per «autorizzazione», riafferma che «la vita del bambino prevale su qualsiasi opinione» e dichiara: «La legge umana può rinunciare a punire, ina non può rendere onesto quel che sarebbe contrario al diritto naturale, perché tale opposizione basta a far si che una legge non sia più legge». Quale legge e inclusa in questa condanna? Secondo il documento: «Un cristiano non può accettare una legge die recepisca il principio della liceità dell'aborto». Secondo la gerarchia ecclesiastica la «194» e «abortista», secondo i difensori non lo e perche puma al «minor male»: cosi rilengono anche autorevoli teologi (diversi da quelli ammoniti dal Vicario di Roma). Nel registrare queste reazioni agli appelli di Bergamo occorre includere la «speranza che si eviti il clima da crociata». Lamberto Furno

Luoghi citati: Bergamo, Francia, Italia, Roma, Spagna