Giscard riparte subito all'offensiva per il voto definitivo del 10 maggio

Giscard riparte subito all'offensiva per il voto definitivo del 10 maggio Dopo aver lanciato a Mitterrand la sfida d'un confronto alla tv Giscard riparte subito all'offensiva per il voto definitivo del 10 maggio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Non c'é stata suspense sui risultato del primo turno e non c'è stata tregua per i due candidati rimasti in lizza. Mezz'ora dopo la chiusura dei primi seggi in provincia (alle 18 di domenica) e mentre ancora si votava a Parigi e nella banlieu, le indicazioni dei computers nei quali erano stati inseriti i risultati di appena ?5 sezioni «campione» giungevano nelle sedi delle tv e annunciavano con esattezza quasi matematica il verdetto: in testa Giscard. tallonato da Mitterrand: staccato nettamente Chirac. in caduta libera Marchais. Questa prima indicazione mantenuta segreta per quasi due ore fino alla chiusura delle ultime urne, doveva rivelarsi esatta con un margine minimo di scarto nel prosieguo della nottata, mentre affluivano milioni di voti della Francia metropolitana e dei dipartimenti d'Oltremare. E' stato un exploit dell'elettronica, che ha fatto dimenticare gli ormai tradizionali errori di stima degli istituti di sondaggio, messi anche questa volta sotto accusa per la loro fragile attendibilità. Giscard e Mitterrand, i due vincitori della serata, non hanno comunque indugiato nel trionfalismo una volta conosciuti i risultati. Il presidente-candidato ha fatto una rapida comparsa nel suo quartier generale della rue Marignan. presso gli Champs Elysées (dove tra tanti politici c'erano ad applaudirlo anche gli attori Alain Delon e Mireille Dare) non tanto per festeggiare quanto per rivolgere attraverso la tv un appello alla riconciliazione ai suoi rivali sconfitti e all'elettorato maggioritario. -Rappresenterò, nel rispetto della loro personalità, sema esclusivismi o spirito di vendetta, tutte le forse democratiche, ossia tutti coloro che respingono il burocratismo e il marxismo», ha promesso Giscard d'Estaing per propiziarsi i voti degli elettori di Chirac. Debré e della Garaud. prima di lanciare una sfida a Mitterrand per un duplice dibattito alla tv. mezzo nel quale il presidente eccelle. Mitterrand non gli ha ancora risposto. Domenica notte, il leader socialista era comparso con aria tranquilla in televisione per commentare il risultato del primo voto da Chàteau Chinon. il Paese del quale e sindaco. -Il combattimento continua, nessuno diminuisca lo sforzo e il 10 maggio sarà il giorno della vittoria., ha incitato il candidato socialista. Non una parola sulla sfida televisiva con Giscard. che comunque sembra si farà. Mitterrand ha deciso anche di non forzare i tempi della sua campagna elettorale per non smentire la sua immagine di «forza tranquilla» e i dirigenti del ps hanno confermalo soltanto i comizi in programma nei prossimi giorni a Montpellier. Mulhouse e Nantes, smentendo l'eventualità di un grande raduno a Parigi per timore di -provocazioni-. Giscard. invece, è ripartito subito in «campagna», e ieri stesso ha tenuto due comizi, l'uno a Dole e l'altro in serata a Digione. Il comitato di sostegno del presidente-candidato ha poi confermato la no- tizia di un grande «meeting» che Giscard vuol tenere nei prossimi giorni a Parigi per accelerare quel movimento di mobilitazione e di solidarietà nazionale che solo può consentirgli di spuntarla un'altra volta su Mitterrand. La giornata di ieri è stata contrassegnata da una serie di appelli di voto a favore soprattutto di Giscard d'Estaing. Il primo a schierarsi al suo fianco e stato Jacques Chaban Delmas. il «barone» del gollismo che era stato suo avversario senza fortuna nelle elezioni del '74 e che in quest'occasione aveva mollemente appoggiato la candidatura di Debré. suo vecchio compagno. Anche altri esponenti del movimento gollista, come il ministro Peyrefitte. Guichard e Guena. si sono schierati con il presidente uscente. Ma a riprova che nel Rpr si annidano anche degli strenui nemici di Giscard. ieri sera il deputato Joél Le Tac ha annunciato il suo voto favorevole a Mitterrand. Infine, a favore di Giscard d'Estaing. è sceso in campo anche Ceyrac con la potente Confindustria francese che finora aveva osservato un doveroso riserbo. L'impegno finale degli industriali a fianco del presidente era scontato, dopo che gli imprenditori piccoli e medi avevano votato per ripicca al primo turno Chirac. per testimoniare il loro disappunto per le persistenti «pesantezze» dell'amministrazione statale. p. pat.

Luoghi citati: Francia, Mulhouse, Parigi