Bobby Sands lotta con la morte L'Ira può far saltare l'Ulster

Bobby Sands lotta con la morte L'Ira può far saltare l'Ulster Il deputato-terrorista non mangia da 58 giorni Bobby Sands lotta con la morte L'Ira può far saltare l'Ulster Il ventisettenne detenuto di Maze ormai vede e sente poco, pesa 40 chili - Bernadette Devlin afferma: se muore, neanche l'Irlanda libera sarà governabile Attentato a Belfast; ucciso un agente- e feriti tre BELFAST — Ridotto ad una -grottesca parodia fisica di uomo-, per usare le parole di sua sorella Marcella, il -deputato terrorista» Bobby Sands, di 27 anni, attende la morte nel carcere di Maze nei pressi di Belfast, dove da 58 giorni sta attuando lo sciopero della fame ad oltranza per ottenere per sé e per gli altri 700 terroristi dell'Ira incarcerati lo status di detenuti politici. I medici del carcere di Maze si alternano al capezzale del giovane deputato (eletto poche settimane fa alla Camera dei Comuni, con grave imbarazzo per il governo britannico, in un collegio dell'Ulster in prevalenza cattolico); ma nulla lascia pensare che Bobby Sands intenda recedere dalla sua disperata protesta, a meno che le autorità non cedano a tutte le sue richieste. Cosa per ora impensabile, anche perché un cedimento provocherebbe con ogni probabilità violente rappresaglie da parte della maggioranza protestante dell'Ulster. I familiari hanno rivelato che sabato sera Bobby Sands é stato in punto di morte, poco dopo la partenza dal carcere di Maze dei due membri scandinavi della commissione europea per i diritti dell'uomo, venuti per tentare una fallita mediazione in extremis. Ormai vede e sente poco, pesa solo 40 chili e le sue ossa sporgenti gli lacerano la pelle. Non assomiglia più al giovanotto biondo e capelluto che era prima. La situazione sembra ormai senza vie di sbocco. Sulla questione dello status dei detenuti dell'Ira — molti- dei quali stanno scontando lunghe pene detentive per attentati, omicidi e stragi — si è impostato un tragico braccio di ferro, e ciascuna delle due parti resta caparbiamente arroccata sulle sue posizioni. II governo di Londra ha affermato senza mezzi termini che i detenuti dell'Ira sono criminali comuni e come tali devono quindi essere trattati, senza alcun privilegio. Le autorità britanniche temono che un eventuale cedimento su questo punto incoraggerebbe il terrorismo e comunque lo legittimerebbe politicamente. I «ghetti» cattolici dell'Ulster si stanno preparando intanto alla guerra civile su vasta scala. Una prima avvisaglia si è ripetuta ieri con un altro sanguinoso attentato. Un agente morto e tre altri gravemente feriti sono il primo bilancio di una esplosione avvenuta nella zona occidentale di Belfast. L'Ira ha ordinato ai cattolici di costituire riserve di viveri e di lasciare aperte le porte delle case per consentire ai guerriglieri di rifugiarsi al sicuro. Da parte della minoranza cattolica le minacce sono molto esplicite. «Dico a mamma Inghilterra — ha gridato a Belfast l'ex deputatessa Bernadette Devlin McAliskey. tra gli applausi di una folla di dimostranti — che se Bobby Sands morirà la forza del popolo dimostrerà agli inglesi che essi hanno perduto per sempre il diritto di governare l'Irlanda... Cacceremo ria gli inglesi spingendoli sulle nain... Vittoria per i prigionieri e che Bobby Sands l'ira». La combattiva Bernadette Devlin, sfuggita recentemente di stretta misura alla morte in seguito ad un attentato di estremisti protestanti, ha rivolto inoltre un appello ai sindacati della Repubblica d'Irlanda affinché proclamino uno sciopero nazionale e ha predetto che. in caso di morte per fame di Sands. il partito Fianna Fail. ora al potere a Dublino, «non governerà mai piùfi Belfast si é svolta domenica la più impressionante dimostrazione repubblicana di questo decennio. Non c'è più dubbio ormai che la maggioranza dei cattolici appoggi la campagna dell'Ira a favore dei terroristi in carcere, ma la -forza del popolo- citata dalla Devlin ha un limite: nell'Ulster, infatti, i cattolici sono soio un terzo della popolazione. Belfast. Marcella Sands e Bernadette Devlin alla manifestazione