In Francia ritorna la sfida Giscard contro Mitterrand di Paolo Patruno

In Francia ritorna la sfida Giscard contro Mitterrand Oggi 37 milioni alle urne per il primo turno delle presidenziali In Francia ritorna la sfida Giscard contro Mitterrand Resta ('«incognita Chirac», il neogollista che gli ultimi sondaggi danno per escluso - E c'è un'incognita Marchais» al secondo turno: a chi andranno i suoi voti? - La massa di manovra costituita dai suffragi ai sei candidati minori - 11 presidente sarebbe al 27 per cento delle preferenze, il rivale al 23,5-24 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Giscard al 27 per cento, Mitterrand tra il 23,5 e il 24, Chirac e Marchais appaiati al 18,5. Questi sono gli ultimi dati scaturiti da un'inchiesta «confidenziale» a 24 ore dal primo turno, inchiesta che quasi tutti i francesi ignoreranno oggi al momento del voto perché i sondaggi sono ormai vietati dalla legge elettorale. Da stamane alle 8, in un clima di «suspense» percorsa da ondate di nervosismo nei «quartieri generali» dei principali candidati, quasi 37 milioni di francesi sono chiamati ad eleggere per la quarta volta a suffragio universale il Presidente che per sette anni «regnerà» all'Eliseo. Teoricamente potrebbe anche essere sufficiente una sola tornata di votazione per designare il capo dello Stato se un candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta. Ma questa è una ipotesi irreale, nemmeno De Gauile nel '65, negli anni del suo maggiore splendore, riuscì ad evitare l'umiliazione del ballottaggio (con Mitterrand). E lo stesso si ripeterà certamente stasera, quando si conosceranno i nomi dei due candidati che, fra i dieci in lizza, avranno raccolto il maggior numero di voti e si affronteranno nel turno risolutivo del 10 maggio. Dieci sono i pretendenti all'Eliseo, ma la lotta si restringe, come è stato delineato in questi mesi di campagna elettorale, ai quattro rappresentanti delle principali correnti politiche: il presidente Giscard d'Estaing, capofila dei liberal-moderati; Mitterrand, leader dei socialisti; Marchais, segretario generale del partito comunista; Chirac, condottiero del movimento neogollista. Dietro, ben distanziati nei sondaggi e nel seguito popola- Paolo Patruno (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

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