Ispirato dal neofascista Zani l'omicidio di Buzzi a Novara?

Ispirato dal neofascista Zani l'omicidio di Buzzi a Novara? Ordine di cattura per il giovane e la fidanzata Ispirato dal neofascista Zani l'omicidio di Buzzi a Novara? BOLOGNA — Altri due ordini di cattura sono stati emessi dalla procura della Repubblica di Bologna, nell'ambito delle indagini legate alla rivista dell'ultradestra «Quex». Riguardano il milanese Fabrizio Zani e la fidanzata Jeanne Cogolli. bolognese. I due. che al momento dell'arrivo degli agenti della Digos nell'abitazione milanese di Zani mercoledì sera erano assenti, sono latitanti. Secondo quanto e stato possibile apprendere, la decisione del sostituto procuratore dott. Claudio Nunziata sarebbe in relazione alla presunzione che i due collaborassero con Mario Guido Naldi (arrestato nei giorni scorsi ed attualmente rinchiuso nel carcere di Ferrara) nella redazione e nella disribuzione di «Quex». una pubblicazione ciclostilata redatta in massima parte dai detenuti politici di estrema destra rinchiusi nel carcere di massima sicurezza di Novara. Le accuse a carico di Zani (già condannalo in primo grado nel processo a .Ordine nero», in libertà provvisoria — per altra causa — per motivi di salute) e della Cogolli sarebbero le stesse contestate a Naldi: apologia e istigazione di reato (intendendosi l'apologia come apologia dei delitti di associazione sovversiva e banda armata e l'istigazione con riferimento all'assassinio di Ermanno Buzzi nel carcere di Novara), partecipazione ad associazione sovversiva. L'indagine della procura bolognese lascia intravedere orizzonti più vasti di quelli raggiunti con la cattura di Naldi il cui fratello. Elio, e giunto a casa Zani mentre era in corso la perquisizione ed è stalo accompagnalo brevemente in questura. I magistrati paiono convinti che Naldi sia il punto di collegamemo tra i vari detenuti di estrema destra (e stata sequestrata numerosa corrispondenza), non certo la «mente». Per cui si torna a riproporre, in forme più o meno velate, il nome di Franco «Giorgio» Freda quale coordinatore delle mosse dell'eversione nera. E' un'ipotesi di lavoro ricorrente, alla quale i giudici bolognesi paiono puntare anche in questa circostanza. Per quanto riguarda «Quex». nel corso dell'ultimo interrogatorio Naldi ha detto ai giudici che il quinto numero (quello di marzo) e stalo ciclostilato in sole 50 copie e che le spese relative sono slate sostenute parte da lui. parie da altre persone con contributi minimi. Naldi ha ribadito di essere contrario ad ogni torma di violenza, sottolineando tra l'altro di essere uno degli animatori di un centro di lotta alla droga che sorge nel quartiere San Vitale, al quale collaborano sacerdoti e giovani di tutte le tendenze politiche. Naldi verrà nuovamente interrogato nei prossimi giorni.

Luoghi citati: Bologna, Ferrara, Novara