Il figlioletto vaccinato non trasmette la polio alla madre per contatto di Ezio Minetto

Il figlioletto vaccinato non trasmette la polio alla madre per contatto Preoccupazioni per un caso isolato Il figlioletto vaccinato non trasmette la polio alla madre per contatto Una madre che si ammala di poliomielite nel periodo di tempo in cui il figlio, come d'uopo, è stato vaccinato con l'antipolio propone l'alternativa: eccezionale coincidenza (con la poliomielite già in incubazione nella madre) oppure rapporto di causa ed effetto? La dose di vaccino Sabin. quella «su zuccherino», contiene virus poliomielitici vivi ma attenuati al punto da essere irreversibilmente incapaci di tornare all'originale virulenza selvaggia. Può esistere un rischio anche minimo per il vaccinato? «A mio giudizio — ha detto Albert Sabin. ancora pochi giorni fa. a Sangemini. ai Seminari Medici «Momenti e prospettive di prevenzione nell'età evolutiva» — non esistono prove convincenti che i rarissimi casi di polio osservati in associazione con il vaccino per via orale siano provocati dai ceppi contenuti nel imccino stesso». Esiste un sia pur minimo rischio per i conviventi col bambino vaccinato? Il vaccino per via orale dà immunità generale e — contrariamente a quello Salk. somministrabi¬ le solo per iniezione — dà anche immunità a livello intestinale (tale da impedire l'attecchimento e la presenza di eventuali virus selvaggi). I ceppi del vaccino orale hanno quindi si la capacità di «diffondere» dai bambini vaccinati a quelli eventualmente non vaccinati (e ai componenti della famiglia) ma solo in modo benefico: contribuendo cioè ad immunizzare, in via indiretta e ripetuta, i soggetti nell'ambiente. E' proprio per questi tre motivi (1. la caratteristica biologica dei virus vivi e attenuati: 2. la possibilità di somministrazione per via orale: 3. la «sopravvivenza» nell'ambiente) che si dà la preferenza al vaccino Sabin. Per sostenere che è stato il «contatto» col figlio di recente vaccinato ad aver causato la malattia nella madre bisognerebbe accettare, per assurdo, il concetto della possibile «rivirulentazione» dei ceppi virali contenuti nel vaccino. Ma il caso è rimasto isolato e questo contraddice, quasi formalmente, una ipotesi già di per sé molto improbabile se non impossibile. Ezio Minetto

Persone citate: Albert Sabin, Sabin, Salk