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Solidarietà della dc al professor Zilletti Dopo le dimissioni da vicepresidente Csm Solidarietà della dc al professor Zilletti ROMA — Il segretario della de. Flaminio Piccoli, e il capogruppo alla Camera. Gerardo Bianco, hanno incontrato ieri mattina il professor Zilletti. I due leader della de hanno voluto esprimere la loro «piena solidarietà» all'ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Zilletti fu infatti nominato come candidato della democrazia cristiana. All'indomani della decisione definitiva di lasciare il suo posto al Csm. Zilletti ha dunque dedicato la giornata a «contatii» politici e a rimettere ordine fra le sue carte al palazzo dei Marescialli. Fino alla nomina del nuovo vicepresidente, che dovrebbe avvenire lunedi sera alla presenza del Capo dello Stato. Zilletti resta ancora come «facente funzione». Anche il presidente dei senatori de. Giorgio De Giuseppe, ha avuto ieri parole di solidarietà con Zilletti. La netta smentita del prof. Zilletti sul compimento di fatti penalmente rilevanti nell'ambito di una delicata vicenda giudiziaria, e la sua decisione di dimettersi dall'alta carica occupata, per salvaguardare la propria libertà di azione, malgrado l'unanime attestazione dì stima dell'intero Consiglio superiore della magistratura — ha detto De Giuseppe — inducono ancora una volta a sottolineare la facilità con la quale vengono colpite persone che occupano posti di grande rilievo nelle istituzioni, cosi da consolidare il sospetto che si cerchino clamore e scandalo finalizzati». •In questa situazione — ha aggiunto — si rafforza il nostro impegno a vigilare sul corretto funzionamento di tutti gli organi dello Stato ed a promuovere quelle riforme necessarie alla efficace tutela della dignità del cittadino mentre vanno apertamente censurati i comportamenti strumentali di chi tenta di avvantaggiarsi dal clamore di accuse non provate». Da Brescia intanto e arrivata la notizia che i magistrati della Procura hanno respinto un'istanza del difensore di Zilletti. il professor Giuliano Vassalli, il quale aveva domandato che il procedimento venisse formalizzato. Ieri si è saputo inoltre che la commissione Giustizia della Camera esaminerà alla ripresa dell'attività legislativa il disegno di legge del governo e la proposta di alcuni gruppi per la costituzioone dei «Tribunali della Libertà»: si stanno studiando meccanismi che forniscano maggiori garanzie al cittadino «inquisito» dalla magistratura.