A Milano, un bosco creato dal nulla

A Milano, un bosco creato dal nulla E' stato progettato e realizzato in pochi anni da «Italia Nostra» A Milano, un bosco creato dal nulla E' di venticinque ettari e ha diecimila alberi - La zona verde è nata dopo una sfida che il Comune aveva lanciato all'associazione naturalistica - Impiantato dagli allievi della scuola agraria, studenti e gruppi di volontari MILANO — E' nato un bosco alle porte di una città: pioppi, olmi, querce, frassini, salici, in venticinque ettari di proprietà del Comune. Il bosco oggi, dopo sei anni di lavoro, è una realtà. Le diecimila piantine sono cresciute, le radure sono state sistemate, la cascina che sorge nell'area è stata almeno parzialmente riattata. Questo bosco è nato da una sfida di tanti anni fa. quando -Italia Nostra» accusò il Comune di Milano di incapacità nel realizzare zone verdi. Il Comune rispose « Vediamo che cosa sapete fare i'oi», e concesse all'associazione 25 ettari in via Novara. L'impegno era che «Italia Nostra» provvedesse al progetto, alla piantumazione e quindi restituisse il tutto, al Comune dopo 9 anni. L'associazione non si è persa d'animo, ha forma¬ to un'equipe di esperti composta da un tecnico della scuola d'agraria di Milano, da uno della forestale, da due architelti specializzati nella progettazione di zone verdi è alcuni rappresentanti del Wwf : tutti hanno prestalo la loro opera volontariamente. Cosi si è deciso come progettare il bosco, che piante trasferire, con che criteri sistemarle. La scelta è caduta su pioppi, aceri, olmi, essenze tipiche della pianura Padana. Sono state cosi create oasi verdi e ampie radure aperte al pubblico. Gli alberi sono stati forniti gratuitamente dal vivaio della forestale: dopo è stato compito della sezione milanese di «Italia Nostra» organizzare il gruppo operativo composto da volontari che doveva creare il bosco. Nella prima fase hanno lavorato soprattutto gli allievi della scuola agraria «Minoprio» che hanno impiantato tre vivai: poi si sono uniti ai primi altri volontari: intere scolaresche, gruppi scoutistici, privali cittadini. Poi il bosco è stato concimato e curato anche dagli agricoltori della zona che in cambio della semina a prato (trifoglio) hanno prestato i loro consigli e il loro aiuto. Durante il progredire dei lavori. «Italia Nostra» si è posta il problema della cascina di S. Romano, che sorge al centro del bosco. La costruzione non era inclusa nel piano di lavoro che si era assunto «Italia Nostra», ma è stala in parte ristrutturala per fornire ai creatori del bosco una base d'appoggio e per recuperarla come luogo di ritrovo. Adesso bisogna organizzare la manutenzione dell'area verde che sarà affidata ai volontari. Il bosco di Milano e considerato un progetlo pilota: il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura. Fabio Fabbri che lo ha visitato ha sottolineato proprio quesio aspetto: questo bosco in citlà è il primo di una serie di interventi di questo tipo. I tre metri quadrati di verde per abitante, che costituiscono la media italiana, confrontali con i 30 per abitante del Nord Europa, fanno pensare.

Persone citate: Fabio Fabbri, Minoprio