Bologna traccia una mappa in difesa del consumatore
Bologna traccia una mappa in difesa del consumatore Una iniziativa dell'amministrazione comunale Bologna traccia una mappa in difesa del consumatore L'azienda mercato annonario del Comune indicherà con frequenza quindicinale i prodotti alimentari più convenie n ti_sej[njilìindo^ BOLOGNA — In tempo di vacche magre il comune di Bologna rilancia il comitato di tutela del consumatore cui aveva dato vita, primo in Italia, verso la fine del '77. Motore dell'organizzazione, di cui fanno parte i sindacati, la Cooperazione di consumo, la Grande Distribuzione, la Cooperativa della ristorazione, il Consorzio latte, le facoltà di Medicina. Economia e Commercio, la Provincia. l'Azienda Servizi Annonari Municipali e l'Assessorato comunale alle attività produttive a capo del quale è Vito Germinario (psi). Il rilancio, che si basa sulla volontà e l'impegno dell'amministrazione di «schierarsi decisamente a difesa del cittadino consumatore», seguirà le linee di un progetto-programma con obiettivi a breve e a medio termine, ma soprattutto —dice Germinario — su un «essemiale fattore di rinnovamento» che consiste nel «passaggio dei consumatori da parte passwa a parte attiva nella fascia sia dell'acquisto sia di consuino dei prodotti alimentari e non alimentari». A Bologna ci si rende conto che il problema non ha solo dimensioni comunali ma. in attesa di interventi governativi e regionali sul piano legislativo (esistono già nei due livelli disegni di legge per la tutela del consumatore), si può fare tanto. Prima di tutto svegliare l'interesse del consumatore informandolo, educandolo e responsabilizzandolo. Un lavoro che parte dalle scuole, per coinvolgere le mense, le grandi comunità, le unità sanitarie locali. Corretta alimentazione, sviluppo della capacità critica nel giudicare i prodotti e la loro convenienza, per valutare e scegliere, per reagire ai condizionamenti della pubblicità che puntano, più che a dare informazioni, sugli stimoli emotivi, sulla piacevolezza della presentazione pubblicitaria. Su questa linea, del coinvoigimento diretto del cittadinoconsumatore si sperano buoni risultati dal decentramento, clie si va attuando in questi giorni, con la costituzione di comitati di quartiere. Inizialmente queste commissioni saranno un po' emanazione degli uffici decentrati del Comune ed ogni presidente di quartiere farà da coordinatore. Poi si renderanno autonome (potranno partecipare "tutti i cittadini sensibili" al problema) mentre il quartiere si limiterà a fornire gli strumenti tecnici. Da questa iniziativa l'assessore Germinario si aspetta molto: come del resto dal contributo dei sindacati. «Se vogliono, dice, i sindacati possono fare sul serio. Attraverso i loro iscritti, hanno il contatto diretto con i settori della produzione e della distribuzione, possono conoscere metodologie e caratteristiche dei prodotti, possono collaborare alla formazione degli operatori e in altri settori'. Intanto il comitato partirà con alcune iniziative dirette un proprio marchio che con trassegnerà le merci consi gliate; e un osservatorio co munale dei prezzi. L'osservatorio metterà a disposizione dei consumatori la mappa, aggiornata almeno mensilmente, dei prezzi nel comune di Bologna di una vasta gamma di prodotti, dei divari esistenti per le stesse merci mettendo a confronto anche le diverse qualità. E' chiaro che l'azione più massiccia del comitato sarà rivolta ai prodotti alimentari. E' qui che si ha intenzione di tirare in ballo l'educazione nutrizionale che si vorrebbe portare non solo nelle scuole, ma anche agli adulti ad evitare le cosiddette malattie dovute ad una alimentazione sbagliata. L'Azienda mercato annonario del Comune darà una mano in questo settore indicando, con frequenza quindicinale, i prodotti più convenienti e segnalando anche dove si possono acquistare. Ai grossisti sarà richiesto un prezzo omogeneo per i prodotti stagionali. Sulla questione dei prezzi il Comitato ha intenzione di fare un'analisi precisa sulla loro formazione per darne informazione pubblica. Informazione che ci si ripromette di attuare con tutti i mezzi dal giornale all'o¬ puscolo, agli audiovisivi (otto radio e tre tv private locali hanno già accettato di mettere in onda rubriche fisse settimanali sull'argomento). Infine si è pensato alla tutela giuridica e «alla costruzione di una immagine chiara e incontrovertibile di ogni prodotto... In attesa di una standardizzazione, giuridicamente sancita, si vogliono almeno raggiungere alcuni traguardi come l'indicazione delle date di confezionamento e di scadenza: la chiarezza del prezzo in rapporto a precise unità di peso, il rispetto del peso netto, una maggiore igiene nella manipolazione dei prodotti, l'uso di contenitori standard a peso garantito nei mercati all'ingrosso. Per controllare tutto questo è allo studio anche la creazione di una commissione reclami. Giuseppe Nobili
Persone citate: Germinario, Vito Germinario
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