Grosso contratto della Dalmine con il colosso Usa dell'acciaio

Grosso contratto della Dalmine con il colosso Usa dell'acciaio Accordo tra la società dell'Iri e la«U. S. Steel» Grosso contratto della Dalmine con il colosso Usa dell'acciaio ROMA — .Sono prossimi alla definizione altri importanti accordi internazionali nel campo siderurgico», aveva dichiarato in pubblico giorni fa alla Fiera di Milano il ministro delle Partecipazioni statali De Michelis. Una frase che aveva destato molta curiosità non soltanto negli addetti ai lavori. Il segreto viene svelato oggi con una conferenza stampa che lo stesso ministro e il presidente dell'Iri. Sette, terranno nel pomeriggio: la Finsider, la finanziaria del settore siderurgico di Stato, ha concluso una trattativa con il colosso americano U.S. Steel per un valore di centinaia di miliardi. Il negoziato è andato avanti per alcuni mesi ed è stato avvolto dal più fitto mistero tanto che ancora ieri le fonti più interessate erano piuttosto restie a fornire particolari. Secondo alcune indiscrezioni attendibili si tratterebbe di due forniture della Dalmine: un certo quantitativo di tubi di grosso diametro per 5 anni: un laminatoio molto sofisticato. L'operazione dovrebbe riportare un po' di fiducia in un settore, quello siderurgico, dove negli ultimi mesi si erano avuti minacciosi segnali. Rispetto alle previsioni dei primi dell'anno, già si manifestano alla Finsider ulteriori e ingenti perdite. Una situazione aggravata dalla dilatazione degli oneri finanziari (conseguenza del rinvio delle decisioni di rifinanziamento), dal iieggioramento del rapporto di cambio con il dollaro e dal cedimento della domanda di acciaio sul mercato interno e internazionale. L'ultimo Consiglio dei ministri ha dato il via. anche se il provvedimento dovrà attendere l'approvazione del Parlamento, al salvataggio della siderurgia pubblica. Gli strumenti che verranno u'ilizzali per l'azione di soccorso sono noti: l'Iri emetterà 2000 miliardi di obbligazioni (l'onere degli interessi è a carico del Tesoro) che saranno sottoscritte dalle banche creditrici al posto dei crediti. Altri notevoli consolidamenti saranno resi possibili dalle modifiche alla legge 787 sulla ristrutturazione finanziaria dei grandi gruppi. Inoltre sono previste una serie di agevolazioni dirette e indirette (contributi sulla minore produzione, sovrapprezzo termico ecc.). Il salvataggio, però, sarà condotto sotto la sorveglianza del Cipi che. oltre ad esaminare i piani di risanamento presentati dai singoli gruppi, avrà la facoltà di interrompere i finanziamenti qualora questi non si dimostrassero coerenti con le direttive impartite dal governo. Kujjenio Palmieri

Persone citate: De Michelis, Kujjenio Palmieri

Luoghi citati: Milano, Roma