Anche i medici ospedalieri decisi ad attuare scioperi

Anche i medici ospedalieri decisi ad attuare scioperi Diventa sempre più difficile farsi curare Anche i medici ospedalieri decisi ad attuare scioperi Accusano il governo «di completo disinteresse» dei loro problemi ROMA — Si preannunciano tempi ancor più duri per gli ospedali, mentre continuano a essere notevoli le difficoltà per ottenere l'assistenza medico-generica e specialistica. Le tre organizzazioni dei sanitari ospedalieri (Anaao. Anpo. Cimo) hanno proclamato lo «stato di agitazione» riservandosi di «porre in atto forme di lotta sindacale suscettibili di inasprimento qualora il governo rimanesse ulteriormente inadempiente-. Finora, infatti, è mancata «ogni iniziativa del governo a conferma di un completo disinteresse per i problemi attinenti l'ospedale e i medici ospedalieri-. Nonostante primari, aiuti e assistenti abbiano rispettato «responsabilmente» la tregua richiesta dalla parte pubblica il 19 marzo scorso, le intese sulla ripresa degli incontri non sono state mantenute e non si è tenuto conto delle fa¬ vorevoli prese di posizione delle Regioni e dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Anche di fronte alla nuova minaccia di scioperi, il governo è rimasto fermo sulla sua posizione sostanzialmente negativa. Il rinvio al r luglio delle convenzioni dei medici generici e specialisti, nonché di eventuali negoziati per gli ospedalieri, si è reso indispensabile — osservano autorevoli fonti ministeriali — per contenere il disavanzo pubblico, che costituisce ormai una delle principali cause del vertiginoso ritmo dell'inflazione. Il governo, peraltro, è favorevole all'avvio di una trattativa per la definizione di un contratto unico riguardante tutte le categorie del settore sanitario, al fine di eliminare sperequazioni ed evitare pericolose rincorse salariali. K- C. f.

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