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Una schiarita fra piloti e governo i confroffori revocano lo sciopero Riaffiora Vottimismo dopo le dure agitazioni dei giorni scorsi Una schiarita fra piloti e governo i confroffori revocano lo sciopero L'Alitalia, dall'inizio dell'anno, ha perduto 42 miliardi - L'Anpac convocata dal ministro? ROMA — Una tregua nella battaglia dei cieli, e forse una schiarita promettente. La Federazione unitaria del trasporto aereo. Fulat. ha deciso di revocare lo sciopero nazionale di 24 ore dei controllori del traffico aereo proclamato per martedì 28 aprile. E' stato anche revocato quello indetto per lo stesso giorno dai dipendenti della direzione generale dell'aviazione civile (Civilavia). I piloti da una parte, le compagnie dall'altra fanno i conti, economici e politici, dei duri scontri pasquali; quarantadue miliardi in meno dall'inizio dell'anno a oggi, per l'Alitalia: la precettazione, le comunicazioni giudiziarie e l'impopolarità per l'Anpac. Un bilancio pesante, senza vincitori. Di questo si è tenuto conto, molto probabilmente, nella lunga seduta del comitato esecutivo dell'associazione pi¬ loti di ieri, conclusasi, dopo varie ore. senza nessuna decisione, ed aggiornata a data da destinarsi, probabilmente fra sette giorni. Fino a quel momento, niente scioperi. Neanche i due o. tre giorni di astensione dal lavoro previsti alla vigilia, e che avrebbero avuto lo scopo strumentale di «riaprire» il dialogo fra le parti, interrotto dal gennaio scorso. All'Anpac sono abbottonatissimi. ma ammettono che la pausa di riflessione permette di operare sondaggi per un'eventuale riapertura delle trattative. Si fa sempre più probabile l'ipotesi di una convocazione, al ministero del Lavoro, nei primi giorni della prossima settimana, e di un'offerta annua nell'ordine dei cinque-sette milioni di lire. Voci non conlermate utticialmente da nessuno, ma di buona fonte, raccontano che anche nei giorni passati, in particolare venerdì scorso, si prevedeva imminente, la possibilità di una convocazione da Foschi. I piloti revochino l'agitazione, in pieno svolgimento, chiedeva il ministro del Lavoro. Ma il vertice Anpac avrebbe risposto: revochiamo lo sciopero, se il governo revoca la precettazione. E Foschi è andato a trascorrere la Pasqua a casa sua nelle Marche, e il «contatto., per una ripresa del colloquio e slittato, in attesa di tempi migliori. Adesso si ricomincia a parlare di trattative. Ma questo non impedisce che vi siano scaramucce «locali». E' il caso dei voli per l'Australia. L'Alitalia ha annunciato che da venerdì 1' maggio i collegamenti con quel Paese saranno ridotti da tre ad uno la settimana, a tempo indeterminato. La decisione «gravosa per la compagnia sul piano economico, e certamente sgradita per l'utenza-, è provocata dalla mancanza di piloti abilitati ai servizi di linea. Quindici comandanti incaricati dell'addestramento in linea, nel quadro delle agitazioni Anpac. «si sono rifiutati di addestrare in linea i nuovi piloti da abilitare sullo stesso tipo di aereo-. Diciotto sono i loro colleghi in attesa di essere promossi, e si trovano in uno stato quanto mai sgradevole: infatti non possono più volare al «livello» precedente, e non ancora sulle nuove rotte; di conseguenza, restano inutilizzati. Dal momento che per loro non esiste la cassa integrazione, in pratica non ricevono neppure lo stipendio. Il volo «superstite» per l'Australia sarà l'AZ 7782. in partenza da Roma alle 23.55 del mercoledì. L'arrivo a Melbourne, via Delhi e Bangkok, è previsto per le 6.15 del venerdì successivo. Dopo la «non proclamazione» di nuove astensioni dal lavoro, da parte dei piloti, ieri, come s'è già detto, é stata ufficializzata un'altra buona notizia per chi deve viaggiare nei prossimi giorni. Il sindacato unitario della gente dell'aria (Fulat) ha revocato lo sciopero, previsto per il 28 aprile, dei controllori del traffico, dei tecnici, dei meteo-civili dipendenti da Civilavia. Restano in piedi le agitazioni promosse dai sindacati autonomi. Un'intera giornata di astensione dal lavoro è fissata per giovedì 30 aprile. Lunedi 27 aprile hostesses e slewards autonomi non lavorano, per 24 ore. Marco Tosatti