Veto del Congresso Usa sugli Awacs all'Arabia ?

Veto del Congresso Usa sugli Awacs all'Arabia ? Polemiche dopo la decisione della Casa Bianca Veto del Congresso Usa sugli Awacs all'Arabia ? La fornitura riguarda 5 aerei-radar, missili, serbatoi per F-15 entro l'85 - Dura protesta israeliana - Dissidio fra Haig e Weinberger NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE WASHINGTON — Dopo le notizie contradddittorie circolate per alcuni giorni, la Casa Bianca ha annunciato di dare il suo consenso alla vendita di armi sofisticale all'Arabia Saudita, fra le quali cinque Awacs. apparecchi per la sorveglianza aerea dotali di radar molto perfezionati. Il segretario di Stato. Haig. dando la notizia ai giornalisti, ha sottolineato che per gli Stati Uniti è in gioco la difesa di una zona del mondo di capitale importanza strategica ed economica. Secondo il piano della Casa Bianca, i sauditi dovrebbero ricevere, fra quest'anno e l'85. oltre ai cinque Awacs. missili Sidewinder e serbatoi supplementari di carburante per i 62 caccia F-15 già ordinali da Riad. Haig era tornalo dal viaggio in Medio Oriente con molti dubbi: a suo avviso, sembra, la decisione sulle forniture doveva essere rinviata a dopo le elezioni israeliane di fine giugno, e la vendila degli Awacs comunque doveva essere indipendente dalia consegna delle altre armi. Ma il segretario alla Difesa. Weinberger. e il Pentagono si sono mostrati decisi a concludere la transazione, e la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, il primo aprile scorso, due giorni prima della partenza di Haig per il Medio Oriente, sarebbe stala piuttosto tempestosa. Il governo Reagan ha smentito che la decisione sia legata alla presenza a Washington del ministro del petrolio saudita. Yamani. il quale domenica, per la prima volta dopo sei anni, aveva concesso una lunga intervista alla televisione americana, sottolineando più volte come gli interessi degli Usa e quelli sauditi coincidano. Il ministro aveva anche precisato che Riad non avrebbe ridotto la produzione di petrolio finché gli altri Paesi esportatori non avessero abbassato il prezzo. Sulla vendita di armi americane aveva detto: «Siamo circondati da Paesi che hanno gli occhi puntati sui nostri campi petroliferi: abbiamo bisogno di queste armi, è nel l'ostro interesse che l'Arabia Saudita sia forte-. Yamani ha continuato: «Questo governo ci ha fatto una promessa, contiamo sul fatto che la mantenga-. Annunciando la decisione, la Casa Bianca non ha precisato quando il progetto verrà sottoposto all'approvazione del Congresso. Ci sarà certamente una dura battaglia, non soltanto da parte democratica: reduce anch'egli da un viaggio in Medio Oriente, il leader della maggioranza repubblicana al Senato. Howard Baker, ha chiesto a Haig di rinviare la decisione a dopo le elezioni israeliane. E ha avvertito la Casa Bianca che rischia il veto del Congresso (possibile se. entro i 30 giorni che seguono il deposito ufficiale del progetto, le due Camere emettono un voto ostile). La lobby ebraica americana ha vivamente protestalo dopo le voci sulle vendile di Awacs a Riad: e ieri il governo israeliano ha espresso «profonda delusione e totale opposizione- all'iniziativa nei confronti di un Paese «ostile al processo di pace e agli accordi di Camp David», ricordando che l'Arabia Saudita ha dichiarato la «guerra santa- contro Tel Aviv e aiuta le «organizzazioni terroristiche palestinesi-. Le forniture di armi, conclude Israele, rischiano di compromettere la pace e sono un pericolo per la sicurezza dello Stato ebraico. Ma anche molti membri del Congresso hanno espresso timori per il fatto che apparecchi cosi sofisticali possano cadere in mano nemica, e hanno ricordalo che alcuni Awacs stavano per es- sere venduti all'esercito iraniano poco prima dello scoppio della rivoluzione. Secondo un sondaggio, solo un quinto dei senatori sarebbero in questo momento disposti ad approvare la transazione. Già nel '78. la vendita di F-15 a Riad aveva provocato aspre polemiche al Congresso. Molti repubblicani conservatori si sono detti contrari a questa operazione: ma alcuni membri dell'amministrazione sono sicuri che il Senato, ormai controllato dai repubblicani, appoggerà Reagan nella sua prima, importante decisione in politica estera. La situazione è ancora più delicata alla Camera dei rappresentanti, dominata dai democratici, dove due «colonne» del reaganismo. Jack Kemp (New York) e Thomas Evans (Delaware) si sono dichiarati contrari al piano, la Casa Bianca ha fatto capire che potrebbe consegnare gli Awacs privi delle attrezzature più segrete, o affidarne la manutenzione a tecnici america-, ni: ma Riad non sembra disposta a concessioni. Nicole Bernheim (op>ri|>ht Ir Mondi' e |ht l'Ilulia I .a Stampa