Più commesse dall'estero

Più commesse dall'estero .. Raggiunti i 3600 miliardi nei primi tre mesi dell'anno Più commesse dall'estero La Snamprogetti (Eni) in testa alla classifica - Forse entro la fine di dicembre affari per 16.000 miliardi (8000 nel 1980) - L'impiantistica ha raccolto più della metà degli ordini DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Alla Snamprogetti, gruppo Eni. non si nasconde la soddisfazione di occupare il primo posto in una specie di "Classifica» che il quotidiano economico «Il Sole 24 Ore» ha messo a punto sulle commesse ottenute all'estero da imprese italiane nei primi tre mesi di quest'anno. Complessivamente sono stati conclusi affari per 3600 miliardi, cifra che alla fine dell'81 dorrebbe almeno raddoppiare rispetto agli 8000 miliardi stimati per 10 scorso anno. Insomma una dimostrazione che il prodotto «made in Italy». inteso in tutte le accezioni, è ancora valido nonostante la bilancia commerciale abbia collezionato a fine '80 11 ragguardevole deficit di oltre 18.000 miliardi. Non che gli accordi tra imprese italiane e partner esteri riescano ad annullare il grave divario, ma certo è che. sottolineano sempre alla Snam. «se perdessimo terreno anche in alcuni settori che hanno visto l'Italia sempre in prima fila, sarebbero guai grossi». 7/ settore dell'impiantistica rappresenta oltre la metà degli ordini ricevuti con un totale di circa 2100 miliardi. Seguono quello delle costruzioni con oltre 600 miliardi, quello delle opere elettriche con 350 miliardi e infine la realizzazione dei lavori che ruotano intorno al settore petrolifero. La classifica offre anche indicazioni preziose sulla mappa geografica della penetrazione italiana. Nonostante il ridimensionamento di certi canali in Oriente e in Asia, i paesi produttori di petrolio restano un terreno primario per iniziative industriali. E' vero che il contratto cìliuso dalla Snamprogetti è con l'India (7 impianti di urea, valore 800 miliardi, per una produzione di 9000 tonnellate giornaliere), per il resto la lista è occupata in buona parte dai Paesi produttori di greggio del bacino mediterraneo o mediorientale. C'è un consorzio formato da Impregilo. Italstrade e Cogefar. impegnato con alcune imprese tedesche nella costruzione della diga di Mossul in Irak (valore della commessa 600 miliardi): un altro consorzio diretto dalla Fiat Engineering per la depurazione delle acque in Libia (300 miliardi); mentre ancora la Snamprogetti. una delle più aggressive rispetto ai concorrenti stranieri, ha avuto dal Brasile l'incarico di progettare e provvedere al montaggio di una piattaforma per le ricerche petrolifere (250 miliardi). In questa corsa ai mercati esteri non mancano nuove forniture militari: l'Aermaechi fornirà al Perù 14 jet MB 339 con ricambi e assistenza (70 miliardi). Il settore degli impianti resta comunque quello che nel primo trimestre ha ricevuto le maggiori attenzioni fuori dei confini italiani. La lista degli affari continua infatti con i lavori della Techint in Libia. dell'Italimpianti in Portogallo nel campo dell'acciaio, della Finsider in Canada e Messico, della Beiteli ancora in Libia. Sempre apprezzabile lo sforzo del gruppo Fiat nei sistemi «robogate» agli Stati Uniti e nei caricatori cingolati (80 miliardi). COMMESSE ITALIANE NEL MONDO Le maggiori commesse per paesi nel primo trimestre del 1981 rispetto al primo trimestre 1980. 1980 1981 7% INDIA 21.5% -31% IRAK 17,0% LIBIA13,0% C% ARABIA SAU. 9%THAILANDIA BRASI LE 6,5% 1 !%CINA COLUMBIA6,5% Fonte : " Il Sole-24 0re 36% USA 5.5% MESSICO4.0% ALTRI 26%