Festeggia l'uscita dal carcere con una dose d'eroina e muore

Festeggia l'uscita dal carcere con una dose d'eroina e muore Vent'anni, ospite di un'amica a Milano Festeggia l'uscita dal carcere con una dose d'eroina e muore La perizia deve ancora accertare le ragioni del decesso, ma tutto lascia credere che la causa sia la droga - Ogni soccorso è stato vano DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Era rimasta tre mesi in carcere per stupefacenti, é uscita alla vigilia di Pasqua e la mattina dopo l'amica della quale era ospite l'ha trovata agonizzante nel letto. Bisognerà attendere l'autopsia per conoscere con sicurezza la causa della morte, però è molto probabile che sia stata un'iniezione di eroina. La vittima. Loredana Bongioli. aveva 24 anni: l'appartamento nel quale è avvenuto il fatto è in via Losanna 23. nella Zona Fiera. Della Bongioli si sa poco: la storia di droga che aveva alle spalle è eguale a quella che ha troncato la vita a tanti altri suoi coetanei e sta rovinando resistenza a ragazzi anche più giovani. L'inizio è sempre lo stesso: interruzione degli studi, fuga da casa, qualche tentativo della famiglia per riprendere il figlio e toglierlo dall'ambiente, il fallimento di queste azioni, la decisione di rompere i rapporti. A questo punto, la sorte del drogato diventa irrimediabilmente segnata. Vive — come Loredana — ospite un po' qua e un po' là. in casa di altri tossicomani, che per tutte le ore del giorno e della notte hanno una preoccupazione sola: procurarsi la droga. Nella stragrande maggioranza dei casi, diventano — come Loredana — essi stessi dei piccoli spacciatori. Anche qui. il meccanismo é sempre eguale: chi dispone di qualche dose di droga (generalmente eroina) ne consegna tre al tossicodipendente intimandogli di rivenderne due e di consegnargli il ricavato: solo in questo modo potrà ottenere, gratis, la «bustina» perse. Lo spaccio di stupefacenti in cui erano state coinvolte Loredana e la sua amica (di cui non è stato fornito il nome) era di queste proporzioni. Dopo tre mesi di permanenza a San Vittore, sabato pomeriggio era venuto il provvedimento di libertà provvisoria. La sera, nell'appartamento dell'amica, bisognava festeggiare. Alcuni amici sono saliti: la festa è finita presto, nessun coinquilino ha sentito nulla. In altre occasioni, c'erano state proteste: domenica scorsa, invece, quando sono accorse le ambulanze, nel palazzo non si sapeva nemmeno che le due giovani erano tornate a casa. La mattina della domenica di Pasqua, l'amica di Loredana è scesa per alcune commissioni: ha lasciato la ragazza profondamente addormentata, pensava di trovarla sveglia al rientro. Invece a mezzogiorno tutto era ancora buio e silenzioso: ha aspettato ancora un poco, poi è entrata nella camera ed ha chiamato. Loredana era pallidissima, respirava a fatica, non dava segno di reagire. L'amica si è spaventata, e scesa in strada, ha cercato di attirare l'attenzione dei pochi automobilisti. Uno si è fermato, ha capito che non c'era tempo da perdere, ha caricalo Loredana sulla sua macchina, e l'ha trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Buzzi di via Castelvetro. Purtroppo, durante il tragitto, la giovane è morta. Sono stati avvertili i parenti. In settimana si procederà all'autopsia, che dovrà smentire o confermare l'eventualità di morte per droga. E' anche possibile che la ragazza, pur non avendo assunto eroina la sera di sabato, sia morta a causa di un malore provocato dalla lunga assuefazione agli stupefacenti.

Persone citate: Loredana Bongioli

Luoghi citati: Milano