Fiori di tutto il mondo all'Euroflora di Genova

Fiori di tutto il mondo all'Euroflora di Genova Si apre sabato prossimo 25 aprile alla Fiera del Mare Fiori di tutto il mondo all'Euroflora di Genova Arriveranno anche dalle Filippine, dal Venezuela e dalla Colombia - Attesi, in 9 giorni, mezzo milione di visitatori GENOVA — La quarta edizione di «Euroflora», la più importante esposizione di fiori recisi e di piante ornamentali d'appartamento e da giardino (che si tiene in Italia ogni cinque anni per rispettare le scadenze delle maggiori «florialies» europee), si aprirà sabato prossimo 25 aprile: l'ente della Piera internazionale di Genova, che organizza la manifestazione e che ospita «Euroflora» nei suoi padiglioni (110 mila metri quadrati di stands, giardini pensili, ecc.), conta di accogliere in nove giorni, fino al 3 maggio, mezzo milione di spettatori. «Euroflora» è infatti più che una occasione di incontro tra operatori economici, un grande spettacolo. Il Comune ha chiuso al traffico la sopraelevata e corso Italia: gli alberghi segnano il «tutto esaurito». Gli organizzatori puntano su un successo che superi i risultati delle precedenti edizioni. Dice Giuseppino Roberto, segretario generale: «La prima grande esposizione di fiori in Italia fu a Torino in occasione delle celebrazioni dell'Unità d'Italia nel 1961. Poi l'iniziativa è passata a noi ge- novesi che però la gestiamo col concorso dei produttori italiani-. In effetti, non mancano nel settore alcune preoccupazioni. L'industria dei fiori e delle piante, dopo alcuni anni di netta ripresa in Italia, ha subito nell'ultimo anno un certo declino. Sono aumentate le importazioni e diminuite le esportazioni. I fortissimi concorrenti belgi, olandesi e tedeschi hanno ripreso una «fetta» del mercato continentale (e, per certi tipi di fiore, anche americano) che avevano dovuto cedere all'Italia. Questo spiega i 18 mila metri cubi di terriccio, i 15 mila metri quadrati di tappeto erboso, le 6 mila balle di paglia, le 2 mila balle di torba, per costruire il più vistoso giardino pensile che si possa immaginare. «Ad essere franchi — prosegue Roberto — l'organizzazione ci costa circa due miliardi, che riprenderemo comodamente se supereremo i 500 mila visitatori. Non nascondo che da questa edizione di "Euroflora" ci attendiamo un rilancio della produzione nazionale e anche una ripresa del prestigio italiano sul piano della qualità. Siamo o no il "giardino dell 'Europa '? » Saranno presentì espositori d'una trentina di nazioni. Quest'anno c'è molta attesa, oltre che per gli stands dei grandi produttori del NordEuropa, anche per i rappresentanti dell'Europa Orientale, in particolare Ungheria e Cecoslovacchia; per la prima volta, con i loro fiori esotici, saranno presenti Filippine. Thailandia e Stati molto celebri per la flora tropicale come Venezuela e Columbia. L'Italia s'è organizzata per regioni. Sono presenti quasi tutte quelle del Nord (la più agguerrita è il Piemonte), oltre Lazio. Calabria. Sicilia. Sedici amministrazioni comunali hanno il loro stand autonomo. Si tratta d'uno schieramento massiccio cui si attribuisce una notevole importanza, soprattutto come immagine da offrire agli stranieri. Il segretario generale Roberto aggiunge che questa edizione di «Euroflora» sarà una specie di «Concilio ecumenico» del mondo dei fiori: è stato deciso, infatti, che la lingua «ufficiale» (in un certo senso) sarà il latino. Ogni aiuola, ogni piantina, infatti, porterà su un cartiglio il no- me scientifico in latino, in modo che possa essere riconosciuta dagli appassionati di tutto il mondo. Regina della manifestazione — che prevede spettacoli, mostre, conferenze, tavole rotonde e decine di manifestazioni mondane e collaterali — sarà ancora una volta la rosa. Delle capricciose ibridazioni, delle invenzioni di dimensioni e colori, dei prodigi della «genetica» gestita dai più abili giardinieri si parlerà a lungo. Ma accanto alla «rosa del futuro» si parlerà della rosa del passato. E' infatti prevista una mostra, a Villa Grimaldi di Nervi, delle più «antiche» specie di rose.

Persone citate: Giuseppino Roberto