Ecco le follie del varietà

Ecco le follie del varietà Una mostra a Milano sul teatro minore Ecco le follie del varietà MILANO - Dive e divette, paillettes e ceroni, locandine e vecchie foto, «Amado mio» e Petrolini: follie del varietà; ovvero una carrellata su ottantanni di teatro minore, dal 1890 al 1970. La mostra che si potrà visitare sino al 7 giugno al padiglione d'arte contemporanea di Milano, è stata curata da Martina Lombardi e Marilea Somare, autrici di un libro uscito nel novembre del 1980, che si intitola appunto «Follie del varietà. Vicende memorie e personaggi 1890-1970». «L'idea della mostra - spiega Marilea Somare - è venuta di conseguenza al lavoro di ricerca svolto per il libro, che della mostra costituisce il catalogo. Rispetto al materiale c)ie avevamo rintracciato per curare la pubblicazione, la mostra è stata arricchita. Innanzitutto questi costumi — e indica una serie di abiti che brillano di scaglie da donna serpente o di grosse pietre colorate forniti da una sartoria romana che ha fedelmente riprodotto i modelli d'epoca — e poi anche cartoline, locandine, lettere autografe, una delle quali di Petrolini". -Ci sono voluti due mesi di paziente ricerca in vari musei: quello del Teatro alla Scala, il Salce di Treviso, la raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco. Tante cose vengono dall'archivio Luxardo, grande fotografo di varietà, anche molti artisti hanno contribuito, come il quartetto Cetra e Lauretta Masiero-. -Per la disposizione del materiale - continua Somare - abbiamo seguito un criterio cronologico che faciliti la lettura delle im¬ magini-. Sono grandi tabelloni, grandi collage colorati, che riportano etichette, locandine, fotografie, caricature, ogni tanto interrotti da gigantografie dei grandi, dei divi del varietà: Wanda Osiris, la bella Otero, Petrolini, Totò, fino a Walter Chiari, Alberto Sordi, Lauretta Masiero. Insomma dal café chantant alla commedia musicale attraverso l'avanspettacolo, la stagione della rivista, il varietà. In sottofondo i dischi incisi per l'occasione dalla Ponit Cetra: «Amado mio», «Camminando sotto la pioggia», «Polvere di stelle» e altri famosi motivi. Ma questa mostra non è soltanto la storia dei grandi, dei personaggi che a questo genere di teatro leggero hanno legato indissolubilmente il loro nome: è anche la storia o l'omaggio a quell'universo di comparse, di piccoli attori, di macchiette che erano cornice, servivano da intermezzo. E' la storia, insomma, degli scultori eccentrici Ploye Cropp e Bicknell e della divetta italiana Linea Norese che si esibivano il 29 aprile 1909 al ristorante Regina-Salone Margherita: e la locandna specifica che il locale era dotato di gabinetti e che era severamente vietato occupare le sedie con mantelli o altro. La storia dei minori di un teatro minore che però, come precisa Goffredo Pofi. nella prefazione al libro -chiede il fiuto della situazione e degli umori del pubblico, l'intelligenza della spalla, il gusto dell'improvvisazione-. m- f>

Luoghi citati: Milano, Pofi, Treviso