Oggi la Pasqua cristiana coincide con quella ebraica

Oggi la Pasqua cristiana coincide con quella ebraica Per una combinazione astronomica Oggi la Pasqua cristiana coincide con quella ebraica ROMA — Anche quest'anno la Pasqua è una rarità ecumenica, grazie all'astronomia che non conosce polemiche religiose. Oggi, infatti, domenica 19 aprile 1981. coincidono perfettamente la Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana (cioè cattolica, protestante e anglicana), con l'eccezione degli ortodossi che la festeggeranno domenica prossima. 26 aprile, anche per ripicche antisemitiche. Nel 1980 un'identica coincidenza si ebbe tra la Pasqua cristiana e quella ortodossa: caddero entrambe la domenica 6 aprile. Il fenomeno di un'unica festa cronologica per cristiani ed ebrei si ripete ogni ventinove anni, mentre in campo cristiano si riproduce ogni sei anni. Per trovare la spiegazione, occorre risalire nei millenni. La Pasqua è nata come festa ebraica per celebrare la liberazione d'Israele dalla schiavitù in Egitto, secondo la narrazione biblica di Esodo 12. «Pasah». in ebraico, signifi¬ ca «passare oltre., a ricordo di Dio che. nella notte fra il 14 e il 15 Nisan (mese ebraico) uccise i primogeniti egiziani, ma ..passò oltre» le case ebraiche risparmiando i primogeniti israeliti. In quella notte, per ordine di Mose, ogni famiglia ebrea aveva immolato un agnello e asperso col sangue della vittima la porta di casa. Mose volle che mangiassero l'agnello iiiiiiiiiiiimiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii llllllllll arrostito con pane azzimo (cioè non fermentato) ed erbe amare. E' una tradizione che gli ebrei osservano con scrupolo ancor oggi: è probabile che ad essa risalga il tradizionale pasto cristiano a base di agnello, che simboleggia il Cristo immolato e risorto. La Pasqua cristiana ebbe sin dall'inizio il valore di massima solennità liturgica perché commemora la Resurrezione. Acquistò subito però, il senso antiebraico: i primi cristiani sentirono la necessità di distinguere la loro Pasqua da quella israelitica. La decisione era considerata cosi fondamentale che se ne occupò, nel 325, il primo Concilio di Nicea. convocato dall'imperatore Costantino, che apri la serie dei 21 concilii ecumenici, dopo quello «apostolico» di Gerusalemme. A Nicea. che stabili la primitiva formula del «Credo», non fu soltanto condannato Ario per eresia: fu deciso che la Cristianità celebrasse la Pasqua lo stesso giorno, di domenica, «il più prossimo alla luna piena dopo l'equinozio di primaiwra». Ci fu battaglia perché una setta, chiamata dei «Quartodecimani». voleva che fosse solennizzata nella stessa data ebraica. Gli ortodossi, malgrado Nicea. continuarono a celebrare Pasqua secondo il loro calendario e continuano tuttora per non far coincidere la grande festività con quella ebraica. La cristianità d'Occidente, invece, ha mantenuto una domenica oscillante fra il 22 marzo e il 25 aprile. Per questa ragione ogni ventinove anni l'astronomia fa coincidere la Pasqua cristiana e la Pasqua ebraica. Nei giorni scorsi, per gl'israeliti è caduta un'altra festa eccezionale: la Benedizione del Sole, che si celebra quando il Sole è nella posizione che «aveva al momento della Creazione». Questa coincidenza si è avuta mercoledì scorso. 15 aprile.-.«Naturalmente — spiega il rabbino capo di Roma. prof. Elio Toaff — è un computo puramente indicativo. Secondo noi, sulla base delle generazioni, la creazione avvenne 5741 anni or sono. Ma, ripeto, è un computo liturgico perché, ad esempio, i sei giorni della Creazione possono benissimo essere interpretati come sei ere geologiche». Lamberto Fumo

Persone citate: Elio Toaff, Lamberto Fumo

Luoghi citati: Egitto, Gerusalemme, Israele, Nicea, Roma