Tasse aggiornate per l'università

Tasse aggiornate per l'università Tasse aggiornate per l'università Aumenti «onesti» anche per le medie superiori - Blocco (non edilizio) di nuove scuole ROMA — Anche la scuola contribuirà al piano di risparmi, e di nuove entrate, deciso dal governo nella notte fra giovedì e venerdì. In che misura, e con quali forme? Lo abbiamo chiesto al ministro della Pubblica Istruzione, on. Guido Bodrato. tagli riguardano soprattutto il settore delle nuove istituzioni, e non, come è stato detto erroneamente, l'edilizia pubblica. Che cosa sono le nuove istituzioni: l'apertura di nuove scuole, la trasformazione di sezioni distaccate in scuole autonome, l'apertura di nuovi conservatori e così via. Per un anno c'è il rinvio di ogni decisione in questo ca mpo... — I risparmi di quale ordine di grandezza sono? «Non ho le cifre precise sottomano, e non vorrei dire cose inesatto, ma per l'81 e V82, complessivamente, dovrebbe trattarsi di 60-65 tniliardi. Una ventina nell'81, il resto l'anno seguente. Abbiamo assunto questa decisione per due motivi Intanto erano spese non 'atte, e perciò si potevano tagliare più facilmente. Non è certo possibile ridurre il personale, tutt'al più si può evitare di allargare. E poi. dal momento che esiste il problema, anche se non in termini generali e non dappertutto, di una certa caduta demografica, che già si riflette nella frequenza ai corsi, il «blocco., permette di affrontare con più tranquillità, e con una illutazione più corretta, il tema delle nuove istituzioni... — L'edilizia è stata toccata? «I programmi di edilizia non possono essere interrotti, anzi abbiamo chiesto un rifinanziamento per il prossimo anno scolastico, che deve essere ancora definito. E abbiamo salvato tutto ciò che riguarda l'aggiornamento dei professori. Ma il discorso dell'edilizia, ripeto, non è quello delle nuove istituzioni. Per esempio, abbiamo in sospeso trenta richieste per nuovi conservatori. Non risponderemo fino a quando il blocco non sarà terminato. Anche se certo non li faremo tutti... — In che cosa si concretizza il risparmio? «In termini di personale non docente, di strutture, di servizi amministrativi. E poi c'è il capitolo delle nuove entrate. Che saranno però di entità relativamente modesta:. Due le voci principali: tassa di diploma e tasse universitarie. Da 30 anni circa, alla fine delle secondarie superiori, gli studenti pagano una cifra, diversa a seconda degli istituti, variabile dalle 1600 alle 6000 lire. «Si pagherà più o meno una tassa di quindicimila lire, eguale per tutti gli studi. E' una specie di onestissiino. insignificante rimborso a quello che lo Stato ha pagato... Università: ci sarà un incremento eguale per tutti, di circa 25 mila lire (ora lo Stalo ne percepisce 6 mila, il resto va alle facoltà) e poi un adeguamento, ancora da decidere, diverso a seconda del reddito dello studente. Tutto e ancora in discussione, ma per i livelli più alti si potrà arrivare anche alle 200-250 mila lire annue. «Adesso, mediamente, si pagano 50-60 mila lire. Quello che si pagava quando io ero all'università. Uno studente canadese che viene in Italia si mantiene, e paga gli studi, con la cifra che nel suo paese servirebbe appena a coprire l'iscrizione». Marco Tosatli

Persone citate: Guido Bodrato

Luoghi citati: Italia, Roma