Sarà salvata la «Costa dello zingaro»

Sarà salvata la «Costa dello zingaro» Tre oasi protette saranno presto create presso Trapani e Siracusa Sarà salvata la «Costa dello zingaro» PALERMO — Tre «oasi protette» saranno presto create in Sicilia con la spesa di sei miliardi. I soldi occorrono per procedere alla demanializzazione delle aree interessate che appartengono a privati. Saranno cosi salvati fauna e flora in alcune delle zone più belle dell'isola. Si tratta della Costa dello Zingaro tra Castellammare del Golfo e San Vito lo Capo, lungo la Riviera Occidentale che da Trapani conduce a Palermo; dell'oasi di Pantalica, nel Siracusano, nei pressi di una vasta zona archeologica e di una zona vicino alle antiche paludi di Vendicar!, a Sud di Noto, ancora in provincia di Siracusa. La decisione di proteggere i circa 2.300 ettari che comprendono queste magnifiche zone è stata ratificata dalla commissione agricoltura dell'Assemblea siciliana che si accinge a chiudere l'ultima sessione dell'ottava legislatura regionale in vista delle elezioni del prossimo 21 giugno. La conclusione dei lavori dell'Assemblea regionale è prevista per la notte tra venerdì 17 e sabato 18, vigilia di Pasqua. Subito dopo in Sicilia incomincerà la campagna elettorale. E prima dello scioglimento dell'Assemblea, l'uomo politico siciliano che più di ogni altro si è battuto in favore delle tre oasi protette, il comunista Giacomo Cagnes, conta di far approvare una legge che conceda appunto i sei miliardi necessari per l'esproprio dei terreni. Presidente della Commissione legislativa beni culturali, ambiente e pubblica istruzione, l'on. Cagnes è stato per anni tra gli irriducibili difensori dell'ambiente siciliano. Intanto le associazioni naturalistiche pure da tempo impegnate per la creazione delle oasi dello Zingaro, di Vendicari e di Pantalica. in una nota diffusa a Palermo hanno manifestato il loro consenso: -Le tre zone rimarranno alle generazioni future e questo fatto riempie di gioia quanti si sono battuti per sottrarre alla speculazione questi lembi incontaminati». Le delegazioni siciliane del «Wwf« (Fondo mondiale per la natura), di «Italia nostra», della Lega ambiente dell'Arci nella nota sottolineano poi come il voto dell'assemblea siciliana sarebbe un segnale importante che, dopo tanti anni di aggressione al territorio, si intende cambiare strada. Ora l'obiettivo a più lunga scadenza è l'istituzione di un grande parco naturale sull'Etna per il quale è in atto da tempo uno scontro tra naturalisti e privati. Questi ultimi non sono disposti a cedere, se non a caro prezzo, i loro terre¬ ni facilmente utilizzabili a fini edilizi. La prospettiva legata all'approvazione di una legge regionale sui parchi e sulle riserve naturali, in Sicilia, non sembra agevole proprio per i molti interessi (centinaia di miliardi di lire, ai valori attuali) che gravano sulle aree che il «Wwf» e le altre associazioni naturalistiche vorrebbero fossero rese pubbliche. Si è pensato, allora, d'incominciare dallo Zingaro, da Vendicari e da Pantalica. tre zone per le quali nei mesi scorsi sono state fatte marce di protesta, assemblee popolari, petizioni. 11 vasto movimento in favore delle tre oasi protette è giustificato dal loro grande valore. Vi crescono infatti specie vegetali molto rare e vi sostano innumerevoli uccelli migratori. Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, Giacomo Cagnes, Siracusano, Zingaro