Neofascista arrestato nell'inchiesta sull'assassinio di Buzzi in carcere

Neofascista arrestato nell'inchiesta sull'assassinio di Buzzi in carcere A Bologna - Era già coinvolto in una storia misteriosa dopo la strage Neofascista arrestato nell'inchiesta sull'assassinio di Buzzi in carcere BOLOGNA — Guido Naldi. l'estremista di destra già al centro di una vivace polemica durante le indagini sulla strage alla stazione di Bologna, è stato arrestato ieri mattina. Agenti della Digos hanno eseguito il provvedimento per ordine della procura della Repubblica del capoluogo emiliano. Le imputazioni, a quanto si è appreso nonostante il riserbo, sono di associazione sovversiva e istigazione a delinquere. Il provvedimento sarebbe legato a quanto pubblicato sul numero di marzo di Quei, un periodico semiclandestino «a diffusione interna del centro studi "Quex" a cura dei detenuti politici nasionalrivoluzionari delle carceri penali di Novara-. In un articolo di quel numero, dal titolo 'Spieghiamo l'ultima strage- e siglato E.B., si tratteggiava anche la figura di Ermanno Buzzi, presunto responsabile della strage di piazza della Loggia e condannato In primo grado all'ergastolo, definendolo 'Confidente abituale dei carabinieri di Brescia» e si scriveva che inquadrando •questa bomba (quella del 2 agosto, n.d.r.) nella logica delle stragi, si entra immediatamente nel dedalo dei corpi dello Stato*. Buzzi, trasferito dal carcere di Brescia a quello di Novara, è stato ucciso lunedi scorso da Mario Tuti e Pierluigi Concutelli. i quali hanno affermato di aver eseguito una sentenza emessa da un «Tribunale nazionalnvoluzionarìo.. Il provvedimento della magistratura bolognese è quindi scattato in quanto Naldi risulta essere uno dei responsabili della diffusione di Quex. Naldi ha nominato suoi difensori gli avvocati Marcantonio Bezicheri, di Bologna, e Franco Alberini, di Venezia. •Se Naldi è stato arrestato per aver diffuso copie di questo periodico — ha dichiarato l'avv. Bezicheri. specificando anche di non aver ancora preso visione dell'ordine di cattu¬ ra — ritengo che non esistano assolutamente elementi per giustificare un provvedimento restrittivo. Uno non può essere accusato di associazione sovversiva perché collabora ad un giornale-. Mario Guido Naldi, commesso in un negozio di calzature, è nato a Bologna 23 anni fa. Il suo nome occupò le prime pagine dei giornali verso la fine dello scorso mese di agosto, mentre erano in pieno svolgimento le indagini sulla strage. Naldi si presentò il giorno 21 (accompagnato dagli avvocati Alberini e Bezicheri) alla procura della Repubblica di Bologna, affermando di essere stato contattato da un appartenente ai servizi segreti. Questi gli avrebbe proposto di «infiltrarsi», una volta rientrato a Bologna (il colloquio avvenne in Sardegna, dove Naldi era in vacanza), nei gruppi della destra eversiva. Per convincerlo, l'emissario lo avrebbe prima minacciato di arresto e poi gli avrebbe offerto la somma di 40 milioni. Naldi rifiutò tutto questo e il 21 agosto, come si è detto, si presentò spontaneamente ai magistrati per riferire dell'accaduto. Mario Guido Naldi