Industria turistica Un ceboom» sovietico

Industria turistica Un ceboom» sovietico Sorprendenti dati dell'Inturist Industria turistica Un ceboom» sovietico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Sono stati cinque milioni nel 1980 (e 25 milioni nei cinque anni fra il 1976 e l'80) i turisti stranieri che hanno visitato l'Urss: un aumento del 50 per cento rispetto alla media del quinquennio precedente. Ma il dato più sorprendente emerso da una conferenza stampa di Viktor Bojchenko, vicedirettore aeninturist, è che negli stessi cinque anni il numero dei turisti sovietici all'estero è stato di poco inferiore: 18 milioni. Naturalmente le statistiche non precisano dove Mosca abbia consentito ai suoi cittadini di trascorrere le vacanze: dicono soltanto che il turismo sovietico si è rivolto verso 142 Paesi, e questo non significa molto. Degli stranieri che sono venuti qui, infatti, si dice che erano di 162 diverse nazionalità, ma poi si scopre che due su tre provenivano dalla cerchia ristretta dei .Paesi fratelli»; che l'anno scorso, per esempio, soltanto due dei cinque milioni di visitatori avevano il passaporto di un « Paese capitalista». In tutto il mondo le statistiche hanno sempre detto soltanto ciò che si voleva far loro dire, e forse questo è particolarmente vero per l'Unione Sovietica. Dall'intervento di Bojchenko, al quale anche la Tass ha dato un certo rilievo, par di capire che i cittadini sovietici hanno la più completa libertà di movimento; anzi, non è sema un tocco polemico l'affermazione del vicedirettore de/nnturist secondo la quale ai turisti stranieri bastano dieci giorni per avere il visto, mentre alle frotte di quelli sovietici è sovente necessario anche un mese. Ma poi si scopre (alla conferenza stampa naturalmente non è stato detto) che i sovietici possono si fare le vacanze all'estero, ma solo prenotandosi per un viaggio collettivo (e passaporto collettivo valevole per quella singola uscita) con colleghi di lavoro o compagni di partito, insomma con una struttura facilmente 'intrupparle». In cinque anni {Inturist. una .società per azioni» appartenente a vari organismi dello Stato, ha raddoppiato gli alberghi per i turisti stranieri (quasi sempre separati dai russi) e prevede di aumentare i posti-letto di un altro 30 per cento nel corso del piano quinquennale 1981-85. Prevede, cioè, un aumento del turismo in Urss. Francesi, tedeschi e giapponesi sono sempre più numerosi, e colmano il vuoto lasciato dagli americani. Alla metà degli Anni Settanta dagli Usa venivano 100 mila visitatori l'anno, ora questi viaggi sono scoraggiati da Washington, che li considera — come riferisce Bojchenko — «attività sleale verso gli Stati Uniti», f.gal.

Persone citate: Viktor Bojchenko

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss, Usa, Washington